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lunedì 11 aprile 2011
Da Fiesole a Sorano: gli Etruschi e il sacro
Gli Etruschi e il loro rapporto con il mondo ultraterreno e con le pratiche ad esso connesse. È questo il tema della mostra “Gli Etruschi e il Sacro. Da Fiesole a Sovana” ospitata dal Museo Civico Archeologico di Fiesole (via Portigiani, 1) dal 10 aprile al 5 giugno Orario: tutti i giorni dalle 10 alle 19).
L’esposizione porta a Fiesole per la prima volta alcuni oggetti straordinari: tra questi due statuette in piombo raffiguranti due personaggi di Sovana, Zertur Cecnas e Velia Satnea. Due figure, un uomo e una donna, nude e con le mani legate dietro la schiena, che evocano fascino e mistero. Sulla gamba destra, entrambe recano un’iscrizione onomastica incisa: rispettivamente, zertur cecnas, quella maschile, e velia satnea quella femminile. Uniche nel loro genere e risalenti al III secolo a.C., sono state rinvenute in una tomba della necropoli di Sovana nel settembre del 1908.
Queste statuette furono deposte nella camera mortuaria in un secondo momento, circa tre secoli dopo che la tomba era stata costruita, e il fatto che le due figure abbiano le mani legate dietro la schiena, le collega verosimilmente ad una maledizione alla quale i due personaggi furono legati.
Esse rappresentano un esempio significativo di pratica magica. I due personaggi, infatti, qui inequivocabilmente specificati nella loro individualità dal nome personale e da quello di famiglia, sono dedicati agli dèi sotterranei, agli dèi dei morti, a cui è sacro anche il metallo con il quale sono state realizzate, il piombo.
L’esposizione, curata da Marco De Marco, Conservatore dei Musei di Fiesole, e da Lara Arcangeli Responsabile del servizio cultura e turismo del Comune di Sorano e Responsabile scientifico del Patrimonio culturale del Comune, è organizzata dal Comune di Fiesole e dal Comune di Sorano in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana.
La mostra vuole anche rimarcare la presenza a Fiesole di reperti etruschi provenienti dal territorio di Sovana donati nel 1878 dall’Accademia Colombaria di Firenze al museo fiesolano nell’anno della sua costituzione. L’Accademia scavò, infatti, tra il 1859 e il 1861, alcune tombe nella necropoli etrusca di Sovana e molti fra i reperti recuperati nell’occasione entrarono a far parte delle collezioni del Museo Etrusco di Firenze, mentre un piccolo nucleo fu invece donato al Museo fiesolano.
Nell’occasione della mostra gli Amici dei Musei di Fiesole effettueranno visite guidate e percorsi tematici. La mostra si trasferirà poi a Sovana dal 9 luglio al 15 settembre 2011
“Questa mostra rappresenta il punto di contatto fra due luoghi importanti per la storia etrusca, Fiesole e Sovana – dice Fabio Incatasciato sindaco di Fiesole – La sinergia che si è venuta a creare fra Comune di Fiesole, Comune di Sorano, e Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana per la realizzazione di questa mostra, rappresenta un nuovo fruttuoso modo di lavorare che, mettendo insieme circuiti museali di zone regionali diverse, dà la possibilità di vedere unite e di offrire al pubblico, per la prima volta, collezioni museali straordinarie, in un circuito che andrà a toccare, in questo caso, i due territori.”
“Con questa mostra, che poi sarà ospitata a Palazzo Pretorio di Sovana dal 9 luglio al 15 settembre inizia un rapporto di forte collaborazione fra Fiesole e Sorano nel segno degli Etruschi – afferma Pierandrea Vanni sindaco di Sorano – La mostra è anche la testimonianza di come sia possibile e utile fare sinergie fra enti pubblici e Soprintendenza garantendo così manifestazioni espositive di grande qualità pur in un momento molto difficile per tutto quello che si richiama alla cultura. Nell'occasione mi piace ricordare Mons. Mario Meini, Vescovo della Diocesi di Fiesole dopo aver guidato con saggezza e umanità la Diocesi di Pitigliano, Sovana e Orbetello e che ha sempre dimostrato particolare attenzione a Sovana e al suo straordinario patrimonio artistico e culturale”.
“L’idea di una mostra che coinvolga più territori legati comunque da una storia millenaria – sostiene Paolo Becattini, assessore alla Cultura del Comune di Fiesole – riteniamo sia lo spunto decisivo per affrontare gli appuntamenti dei prossimi anni fra cui, in particolare, per Fiesole, le celebrazioni per il centenario del Museo Civico Archeologico 1914 – 2014. In questo senso è sicuramente ben augurale questo inizio che vede la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, il Comune di Fiesole e il Comune di Sorano condividere il progetto “Gli Etruschi e il Sacro”.
“Fiesole e Sovana hanno lavorato insieme per realizzare questa mostra: questa è già una cosa importante. Nonostante siano realtà distanti sono unite da un passato comune: sono due cittadine etrusche ed entrambe legate anche dalla storia dell’archeologia in Toscana. In particolare dal fatto che l’Accademia Colombaria di Firenze effettuò scavi e ricerche nel territorio di Sovana negli anni tra il 1859 e il 1860 e che alcuni di questi reperti furono donati proprio al Museo di Fiesole – afferma Marco De Marco Conservatore dei Musei di Fiesole –. È importante, quindi, ritrovare e riannodare soprattutto oggi questi legami tra due realtà che, per quanto geograficamente distanti, possono trovare proprio nel loro passato le ragioni per una utile e fattiva collaborazione oggi.
“Gli Etruschi e il Sacro. Da Fiesole a Sovana”
A cura di Marco De Marco - Conservatore dei Musei di Fiesole - e Lara Arcangeli Responsabile del servizio cultura e turismo del Comune di Sorano e Responsabile scientifico del Patrimonio culturale del Comune Spazio espositivo: Museo Civico Archeologico - via Portigiani, 1 – Fiesole (Firenze)
Orario: fino al 5 giugno: tutti i giorni dalle 10 alle 19
Nicoletat Curradi
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