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giovedì 7 aprile 2011
La rinascita delle collezioni etrusche al Museo Archeologico di Firenze
Nuova vita per il Museo Archeologico Nazionale di Firenze, con la riapertura delle sale del primo piano completamente riallestite, all'interno delle quali trovano definitiva collocazione ''L'Arringatore'', la ''Minerva'' e la ''Chimera'' insieme ai pezzi piu' importanti delle collezioni etrusche. Nell'occasione vengono lanciati anche il progetto Archeoguida, una guida touchscreen che rendera' piu' interattiva la visita al museo e una serie di tre dvd didattici.
''Con il completamento del processo di riallestimento della collezione Etrusca, nelle sale del primo piano del Palazzo della Crocetta, il lavoro di riordino delle collezioni storiche del Museo si puo' considerare concluso e soddisfacente'', ha dichiarato Carlotta Cianferoni, direttrice del Museo. La collezione Etrusca si propone oggi, dunque, completamente riallestita, in un percorso che inizia fin da subito con una presenza d'eccezione: la Minerva restaurata. Questo prezioso pezzo, finalmente rientrato a Firenze nella sua collocazione definitiva, fu casualmente ritrovato ad Arezzo nel 1541 presso la chiesa di San Lorenzo e acquistata nel 1542 da Cosimo I de' Medici, che la volle per adornare, con altre ''antichita''', il suo Scriptoio a Palazzo Vecchio.
La statua bronzea dovette subire numerosi restauri fin dall'epoca della scoperta, ma gli unici documentati sono quelli effettuati da Francesco Carradori, scultore della corte lorenese e insegnante all'Accademia di Firenze, nel 1785, che le hanno attribuito l'aspetto con cui essa e' universalmente nota. Il Museo Archeologico le ha dedicato un'intera sala, con la quale si apre la preziosa collezione Etrusca.
Fabrizio Del Bimbo
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