Dal 7 ottobre al 14 novembre 2008 l' Istituto Francese di Firenze, Piazza ognissanti 2, Firenze, ospita una mostra di Nadia Berkani, dal titolo I silenzi dell'esilio. Dal4 aprile al 3 maggio 2009 la mostra si sposterà a Palazzo Piccolomini a Pienza (SI), sempre con ingresso libero.
Nadia Berkani, artista visiva franco-algerina, ha passato un periodo di residenza (2007/2008) all’Istituto Francese per mettere a punto un nuovo progetto fotografico dedicato all’esilio. Ispirate al film di Tarkovskij "Nostalghia"(1983) e ambientate nelle campagne della Val d’Orcia,intorno alla città di Pienza, le opere hanno subito la contaminazione dalla pittura toscana, in particolare del cromatismo e dell'uso della luce di Beato Angelico e dell’Annunciazione di Botticelli, contenente la trinità. Il progetto, che si è sviluppato in una mostra fotografica con 9 opere di grande formato (107x160) stampate su alluminio - di cui tre raccolte in un trittico – è animato dalla figura di una danzatrice, che, con la sua presenza, anima il paesaggio e allo steso tempo suggerisce una sensazione di solitudine che rimanda al concetto dell’esilio.
Qualche notizia sull'artista: Nadia Berkani vive e lavora in Europa
Formatasi nella danza, diplomata alla Scuola di Belle Arti di Lione e al VGIK, Istituto cinematografico di Mosca, insegna all’Università Paris III -Sorbonne nouvelle. Artista pluridisciplinare, la cui produzione si inscrive all’interno di differenti ambiti, realizza e presenta azioni-performance in cui è fondamentale il ruolo affidato al corpo. Ha presentato i suoi lavori alla Biennale di Istanbul (1999), al Festival internazionale Ex Teresa Arte Actual,Messico (2002), al Beit Shibani di Damasco, Siria (2005).
Ha ottenuto il Premio fotografico della città di Parigi (2003) ed è stata invitata in residenza artistica presso l’Art Foundation de La Napoule, l’Istituto francese di Istanbul, il Centro culturale francese di Damasco e l’Istituto franco-giapponese di Kansai. L’artista oggi si interessa soprattutto al legame dell’uomo con le sue origini e la sua storia, analizzandolo da vari punti di vista, soprattutto metaforici, con particolare attenzione e alle immagini dell’esilio e della migrazione. Maggiori informazioni sull’artista nel sito www.nadiaberkani.com
Nicoletta Curradi
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