martedì 19 febbraio 2008

Firenze in tranvai nei ricordi di Fabrizio Pettinelli

Manovratore, controllore e fattorino, immortalati in una foto accompagnano l’ultima corsa del tram il 20 gennaio 1958. Sono visibilmente commossi. Il cambiamento arriva proprio negli anni in cui nel 1955 in piazza della Repubblica la Fiat presenta la 600, e sulla 500 nel 1957 a bordo c’è un Odoardo Spadaro in grande spolvero. Erano gli ultimi anni dell’Ottocento, invece, quando Vamba, il celebre fiorentino autore di Gianburrasca, scriveva: “Viva il via-vai, viva il tranvai, viva il progresso e quelli che ce l’hanno messo”. Mentre l’aneddotica ricorda che negli anni del tram al concordato segnale lanciato dal bigliettaio: “Rintuzza!”, l’autista dava una bruschissima frenata che, proiettando tutti i viaggiatori in avanti, creava un po’ di spazio sul fondo della vettura per far salire qualcun altro.
Tutto questo, foto, racconti, storia, cartine, e molto altro è il libro di Fabrizio Pettinelli, responsabile di esercizio di Ataf, che grazie ad un preciso lavoro di ricerca, esperienza e alcune interviste ha ricostruito in maniera brillante la storia del “Tranvai” fiorentino. Il libro è stato presentato il 15 febbraio nella sede di Ataf, alla presenza della Presidente dell'azienda Maria Capezzuoli.

Nicoletta Curradi

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