lunedì 30 novembre 2009

“Carla Fracci, Immagini 1996-2007” di Lucia Baldini


“Questa Mostra è come un castello di destini e di sguardi incrociati. Vi confluiscono molte storie: di artisti, di spettatori, di teatri.

Ma soprattutto è la storia di una ballerina, Carla Fracci, tra le più grandi del Novecento, seguita nelle tappe dell’ultimo decennio da una fotografa artista, Lucia Baldini, che è a sua volta un caso raro. Perché sono pochi i fotografi che riescono a tradurre in immagini la danza senza pietrificarla, e cogliendone invece il mistero.

Lucia Baldini arriva con l’obiettivo fotografico al cuore della scena che accade davanti a lei. Ha confessato una volta che a guidarla non è la plasticità dei corpi, o la geometria che essi creano nello spazio, o l’espressione dei volti, ma la musica.

È la musica a stabilire la frazione di tempo più propizia allo scatto. In tal modo l’immagine che noi vediamo non giunge come qualcosa di esterno, ma germina dalla medesima necessità espressiva che determina la rappresentazione.

E tuttavia tutto questo non sarebbe possibile senza una intesa straordinaria tra chi guarda e chi è guardato. Alla metà degli anni Novanta, che è più o meno il tempo in cui questo libro ha cominciato a farsi, l’avventura che qui si racconta era tutt’altro che prevedibile.

Carla Fracci, già da lungo tempo ai massimi livelli internazionali, così come hanno fatto in passato altre grandi ballerine, avrebbe potuto scegliere uno o due ruoli dei suoi più significativi e continuare a danzare solo in quelli, fin tanto che fosse stata per il pubblico un emblema riconoscibile.

Ma la grande ballerina classica, l’interprete che per tanti si identifica con la Giulietta e la Giselle della loro vita, non ha voluto trasformarsi nell’icona di se stessa e si è posta un traguardo diverso. Che poi, a ben vedere, non è tanto un traguardo, quanto piuttosto un modo d’essere, la fedeltà a uno stile, l’obbedienza alla regola di mettersi ogni giorno in discussione alla sbarra e sulle tavole del palcoscenico.

Ma è anche questa una circostanza che rende esaltante l’esperienza di Carla Fracci, che nella sua mai appagata ansia di ricerca ha sempre attinto in profondità, come ancora farà in futuro, all’inesauribile fonte dell’Essere donna. È bello scoprire, con Lucia Baldini, come la fotografia, oggi così propensa a pubblicizzare i fasti dell’apparenza più che a rappresentare l’essere, in realtà non abbia perso la capacità di cogliere immagini della vita interiore. Forse all’origine di tutto c’è lo stesso atteggiamento amoroso che ha accompagnato Carla Fracci nella sua lunga carriera”.
 
Questo si legge nella presentazione di Enrico Gatta contenuta nel catalogo e vale più di nostre mille parole.

 
Lucia Baldini racconta per immagini dagli anni ottanta, avendo come principale scenario l’ambito musicale. Inizia a collaborare con festival e compagnie di teatro e danza, in particolare per oltre 12 anni con Carla Fracci. Da compagnie e musicisti argentini si lascia coinvolgere nella cultura del tango che la porta a realizzare tre libri. Dall’incontro con Carlo Mazzacurati si è lasciata appassionare dal mondo del cinema.
Ha pubblicato vari libri fotografici dedicati alla danza e alla musica, e due libri dedicati al dialogo tra le opere dei musei fiorentini e il pubblico in visita
Ha esposto suoi lavori in Italia e all’estero e alcune opere fanno parte di collezioni pubbliche e private. Conduce seminari e laboratori sulla fotografia di scena.
Da sempre porta avanti un suo progetto di ricerca legato all’onirico.

In Chianti “Esprimo! Più arte che bella!”, mostra sulla libertà di espressione


E' stata inaugurata ieri presso la Torre Medievale di Castellina in Chianti “Esprimo! Più arte che bella”, la mostra di arte contemporanea promossa dai quattro comuni del Chianti senese (Castellina in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga e Gaiole in Chianti) in collaborazione con l’“Associazione Didee – Spazi per l’Arte”, il cui presidente è il noto artista Alessandro Grazi.

L’evento, realizzato con il contributo della Regione Toscana, fa parte del cartellone delle iniziative organizzate dalla Regione in occasione della Festa della Toscana 2009.

Al centro della mostra, che farà il giro delle quattro località chiantigiane, il tema della libertà di espressione e di informazione che sarà rappresentato in trenta opere, tra cui quadri, fotografie, installazioni e proiezioni, con la comune caratteristica di essere “provocatoriamente intelligenti” ed ispirate dalla considerazione che “il luogo principe della libertà di espressione è il mondo dell’Arte e che il processo creativo di un artista nasce dalla fantasia, quando è libera da restrizioni estetiche e canoniche, e soprattutto, da ogni forma di censura”.

“Esprimo! Più arte che bella” sarà ospitata fino al 6 dicembre presso la Torre Medievale di Castellina in Chianti, sede del Museo Archeologico del Chianti Senese, per spostarsi poi, dal 7 al 13 dicembre, nelle Vecchie Carceri di Radda in Chianti.

L’esposizione dedicata alla libertà di espressione e di informazione proseguirà dal 14 al 20 dicembre nei locali del Museo del Paesaggio di Castelnuovo Berardenga, raggiungendo, dal 21 al 27 dicembre, la sede della Filarmonica di Gaiole in Chianti.

La mostra è ad ingresso libero.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Segreteria del sindaco e degli Assessori del Comune di Castellina in Chianti al numero 0577 742322.

 

Astronauti Esa-Nasa riportano a Firenze il cannocchiale di Galileo


Come promesso. Sei mesi dopo aver portato in orbita una replica perfetta del cannocchiale di Galileo per celebrare l’anno dell’astronomia e il quarto centenario delle scoperte celesti galileiane, gli astronauti Nasa della missione spaziale STS-125 Atlantis voleranno a Firenze per restituirlo di persona al Museo di Storia della Scienza, futuro Museo Galileo.

Il comandante Scott Altman e lo specialista di missione Michael Massimino visiteranno il capoluogo toscano il prossimo 18 dicembre,accompagnati dall’astronauta Esa Paolo Nespoli e da Simonetta Di Pippo, direttrice del programma Voli Spaziali Abitati dell’Esa (Agenzia Spaziale Europea) promotrice dell’iniziativa per sensibilizzare i cittadini europei sull’importanza del volo spaziale abitato nella nostra società (www.esa.int/spaceflight).

La delegazione Esa-Nasa sarà ufficialmente ricevuta dal sindaco Matteo Renzi, dal direttore del Museo Paolo Galluzzi e dal direttore dell’Osservatorio Astrofisico di Arcetri Francesco Palla.

Nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio i due astronauti parteciperanno alla presentazione pubblica della missione, finalizzata alla manutenzione del telescopio orbitale Hubble. Nel corso della cerimonia, alla cui realizzazione ha contribuito anche Selex Galileo, saranno proiettati tre spettacolari filmati sulla missione e sul telescopio galileiano.
           
Decollati dalla Florida (Kennedy Space Center) lo scorso 11 maggio, i sette membri dell’equipaggio (tra cui una donna, Megan McArthur) hanno riparato e potenziato i delicati meccanismi di Hubble e grazie a questo intervento il telescopio è oggi capace di performance ancor più eccezionali per profondità e nitidezza (www.nasa.gov).

Una volta nello spazio, gli astronauti hanno commemorato le scoperte di Galileo puntando verso le stelle la replica del rivoluzionario telescopio, messa appunto a disposizione dal Museo di Storia della Scienza di Firenze, che conserva l’originale.

Il comandante Altman (50 anni) e lo specialista di missione Massimino (47 anni, ingegnere, nonni siciliani), sono veterani con più voli e passeggiate spaziali all’attivo. Intervistato in maggio a poche ore dal lancio, Massimino si dichiarò onorato di portare nel cosmo lo storico cannocchiale dello scienziato toscano, e si augurò di avere la possibilità di visitare Firenze per riconsegnarlo personalmente al Museo di Storia della Scienza.
           
Il suo desiderio adesso si realizza e il telescopio galileiano, tornato dallo spazio, avrà un posto d’onore nel museo che, dopo una radicale ristrutturazione degli ambienti e degli allestimenti, riaprirà in primavera con il nome di Museo Galileo (www.imss.fi.it).

L’evento fa parte del tour europeo dei due astronauti promosso dall’Esa, che farà tappa anche a Parigi e a Roma.
 

sabato 28 novembre 2009

Successo per la BITAC a FIrenze


Si è svolta venerdì 27 novembre la seconda edizione della BITAC, la Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo presso la Fortezza da Basso di Firenze, l'evento borsistico organizzato dalle tre maggiori centrali cooperative nazionali, l'Associazione Generale Cooperative Italiane, FederCultura Turismo Sport-Confcooperative e Legacoop Turismo. L'iniziativa è stata patrocinata da ENIT - Agenzia Nazionale per il Turismo e realizzata grazie al contributo della Regione Toscana e dalla Unione delle Camere di commercio della Toscana.

Ha aperto i lavori dell'evento borsistico Ambrogio Brenna, Assessore alle attività produttive della Regione Toscana. "Questa seconda edizione ha avuto una partecipazione superiore alle previsioni, come ha detto Maurizio Davolio, Presidente Legacoopturismo, l'offerta delle cooperative presenti si è dimostrata molto variegata, dalle cooperative sociali che impegnano le categorie svantaggiate, a quelle del settore turistico, a quelle che gestiscono i beni confiscati alla mafia".

La Bitac è la dimostrazione che nel settore turistico c'è cooperazione e tale elemento costituisce un ruolo importante. Tesi rafforzata da Lanfranco Massari, Presidente FederCultura Turismo Sport-Confcooperative ha evidenziato che " la BITAC ha dimostrato di essere una risposta concreta alla crisi economica. La cooperazione sta reagendo creando una rete, un sistema, a livello sia nazionale che internazionale. E attraverso uno scambio di idee e di progetti innovativi, sta avviando collaborazioni, partenariati e contatti commerciali".

Sulla stessa linea il vice presidente vicario dell'AGCI, Carlo Scarzanella che conferma: "il mondo cooperativo è un settore dove il legame col territorio è parte fondamentale dell'offerta, abbiamo conferma che la maggior parte delle cooperative presenti è composta da giovani con un elevato livello di scolarizzazione," inoltre, aggiunge Scarzanella, "è significativa la presenza alla BITAC di due istituti scolastici del settore turistico che testimoniano il percorso che l'AGCI sta facendo insieme alle scuole, ponendo l'attenzione sulla cultura come motore del turismo.

Hanno partecipato all'evento più di 130 operatori dell'offerta e 30 operatori della domanda turistica, nazionali ed esteri, cral, associazioni, agenzie di viaggio e tour operator, che negli anni hanno dimostrato un sempre maggior interesse per una forma di turismo etico, attento alle esigenze di famiglie, bambini, anziani e diversamente abili. Un turismo inoltre che valorizza le piccole e medie imprese, fortemente radicate nel territorio, che si fanno promotrici di prodotti specifici di quelle aree, mantenendo una costante attenzione alla qualità a prezzi competitivi.

Presente alla BITAC anche il turismo impegnato nella valorizzazione del nostro ricchissimo patrimonio culturale e naturalistico, una componente di turismo, quest'ultimo, che in Italia negli ultimi anni si è andato sviluppando dimostrando un trend di crescita. Al turismo naturalistico si rivolge l'Osservatorio Turismo & Natura, strumento che si basa sulla collaborazione di cooperative e imprese associate ad AIGE, FederCultura Turismo Sport-Confcooperative, Legacoop Turismo e WWF.

La seconda edizione della BITAC si è conclusa con un concerto della Cooperativa Toscana Produzione Video.


Fabrizio Del Bimbo

Wine&FashionFlorence sbarca in Amazzonia per rappresentare la Toscana



Sono ancora più strette le relazioni turistiche e commerciali tra il Brasile e la Regione Toscana. L’importante passo in avanti nel corso della manifestazione “Wine&FashionFlorence”, ospitata dal 24 al 28 novembre a Manaus nella cornice della V Fiera Internazionale dell'Amazzonia, ed alla quale ha partecipato anche il presidente Lula .
Sono state protagoniste di “Wine&FashionFlorence” le aziende del Consorzio Centopercento Italiano e Braccialini, che hanno avuto l’opportunità di esporre con successo i loro prodotti e mostrare lo stile italiano ad una platea internazionale di primo livello. La manifestazione è stata anche l'occasione per la presentazione del progetto “Wine&FashionFlorence Cafè”, che ha riscosso un considerevole successo. La cena di apertura dell'evento è stata animata dalle ricette degli chef Fabio Sicilia, Massimiliano Guerri, Marco Stabile e Fabrizio Innocenti.
“Questo evento è l'inizio di un rapporto bilaterale tra l'Amazzonia e la Regione Toscana - ha sottolineato la Sovrintendente Flávia Grosso- che ci premette di realizzare un vero avvicinamento culturale, per ciò che riguarda in particolare il turismo, ma che si può estendere a tutti rapporti economico-commerciali.
“Infatti -ha proseguito Grosso- per la prima volta Wine&Fashion mescola gli ingredienti toscani con quelli del luogo dove si svolge l'evento, ed è anche la prima volta che la moda italiana crea un forte legame con quella brasiliana. Siamo sicuri che questo è solo l'inizio di una serie di collaborazioni tra le nostre istituzioni e le nostre aziende”.La Sovrintendente ha inoltre tenuto a mettere in rilievo l'opportunità di far conoscere la produzione artigianale dell'Amazzonia al pubblico italiano.
Wine&FashionFlorence si concluderà a Firenze dall'8 al 13 dicembre.
DEL BIMBO FABRIZIO

Viola & Co., la storia del calcio a Firenze e in Toscana


Il libro "Viola & Co. Storia e colori del calcio a Firenze e in Toscana (1898-2008)", scritto da Sergio Salvi e Alessandro Savorelli per la Casa Editrice Le Lettere, ripercorre l'appassionante vicenda della Fiorentina, la maggiore "potenza" calcistica toscana, dalla fondazione ai suoi successi recenti, senza trascurare i club delle altre città della regione: dal periodo pionieristico (1898-1928), all'assorbimento nel calcio nazionale (dal 1929), che segna il prepotere delle squadre maggiori del Nord, per approdare poi (dal 1955) al palcoscenico del grande calcio "europeo" e infine alla “Champions” .

Il calcio non si può spiegare, tuttavia, col calcio, come si fa abitualmente. Per raccontarlo è necessario collegarlo con la società, la cultura, la tecnica, il costume e la politica del periodo nel quale è nato ed ha continuato a svilupparsi fino ad oggi: in altre parole, con la storia. Il volume è dunque una storia “politica” della Fiorentina, e del suo ruolo storico, sullo sfondo delle grandi trasformazioni della società e del calcio, da gioco a grande spettacolo e business mediatico.

La storia di una sfida eccezionale, del club di una città di medie dimensioni, che ha saputo inserirsi nel gioco degli “imperi” calcistici, dopo aver rischiato di scomparire: e che ha espresso da sempre – anche per la passione sportiva che lo lega al suo pubblico – un equilibrio quasi unico tra potenzialità economiche, spettacolo, qualità tecniche e risultati-

Un capitolo (con qualche sorpresa) è dedicato all'origine della maglia viola.

Sergio Salvi e Alessandro Savorelli sono gli autori di un recente libro di successo: Tutti i colori del calcio. Storia e araldica di una magnifica ossessione, Le Lettere, 2008, sette edizioni).

Nicoletta Curradi

Per dare voce alla Birmania un nuovo volume di Carmen Lasorella



"La Birmania è un mondo a parte, che rovescia il linguaggio dei segni e il senso dei colori: verde la paura, zafferano la speranza”. Con queste parole Carmen Lasorella ha raccontato in sintesi la sua esperienza nel libro “Verde e zafferano. A voce alta per la Birmania ”, presentato il 27 novembre, in sala Gigli di Palazzo Panciatichi a Firenze.

Per dare voce ai diritti del popolo birmano la giornalista ha intervistato Aung San Suu Kyi, Premio Nobel per la pace 1991, una donna “deliziosa” e “coraggiosa” – figlia dell’eroe nazionale ucciso nel 1943 – che prende visione della reale situazione del proprio paese al capezzale della madre morente, nel 1988. “Da allora decide di fare sua la causa della Birmania ed interpreta questa sua missione come dovere”, ha commentato Carmen Lasorella. Per ripetere le parole di San Suu Kyi: “Non ho mai pensato di essere intoccabile. Non mi sono mai considerata intoccabile. Faccio quello che devo fare. Faccio quello che ritengo sia il mio dovere e il mio lavoro per sostenere la causa della Democrazia”.

La protesta dei monaci birmani contro il feroce regime del paese è scoppiata sui media nazionali nell’ottobre 2007, ma purtroppo non è così recente. Il regime militare fa affari con gli europei, gli americani, i cinesi, gli indiani, i russi... La Birmania acquista da questi paesi tecnologie e armi, e si sdebita con la droga, le gemme preziose, le prostitute-bambine, i legni pregiati.

“Con la presentazione di questo libro vogliamo invitare a guardare la Birmania da vicino – ha spiegato la presidente della commissione Pari Opportunità Chiara Grassi – consapevoli che aiutare a far nascere la democrazia in Birmania, rafforza la democrazia anche in Italia”.

Gli interventi dei relatori – Federico Gelli, vicepresidente della Giunta regionale; Bruna Giovannini, segretario questore dell’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea toscana; Severino Saccardi, consigliere regionale – si sono soffermati sulla testimonianza dell’autrice, capace di raccontare il vero volto della Birmania, un mondo “rovesciato” che chiede attenzione costante.

“Questo libro sta a buon titolo nella Festa della Toscana, da sempre dedicata ai diritti – ha commentato Giovannini – ed è particolarmente in sintonia col tema di quest’anno, per la speranza di futuro, ovvero di una svolta democratica”.

“Lavori del genere ci aiutano a capire come il tema dei diritti umani – ha aggiunto Saccardi – sia elemento base per ridare idealità e spinta alla politica.

Nicoletta Curradi

venerdì 27 novembre 2009

Siena: week end ricco a "la città del sì"


Da William Shakespeare ad Alessandro Blasetti, passando per le voci dei personaggi del Trecento, al via un nuovo weekend del festival “La Città del Sì”, dedicato alle celebrazioni dei settecento anni del Costituto Senese.
 
Da oggi, venerdì 27 a domenica 29 novembre il sipario del Teatro dei Rinnovati, alle ore 21.15, si aprirà sullo spettacolo teatrale “Macbeth”, per la regia di Gabriele Lavia e traduzione di Alessandro Serpieri.
 
Venerdì 27 novembre alle ore 17.30 presso la Sala San Pio del Santa Maria della Scala sarà invece Mara Blasetti, figlia e collaboratrice di Alessandro Blasetti, considerato come uno dei migliori registi del cinema italiano, la protagonista della rassegna cinematografica “Finzioni Medievali al cinema”.

L’assessore alla cultura Marcello Flores d’Arcais, si dedicherà all’ospite d’eccezione per un’intervista che trasporterà il pubblico alla scoperta degli aspetti più inediti del cinema d’autore italiano.

Mara Blasetti racconterà l'opera del padre e, a seguire,  verrà  proiettato il film “La Corona di Ferro”, la pellicola del 1941 dove il regista predilige il costume, affreschi spettacolari di avventura, di amore e di guerra, per esprimere in chiave di romanzo e di favola il suo messaggio di fraternità in una Europa in cui si andavano addensando minacciosi presagi di guerra.
 
Sempre oggi, venerdì 27 novembre, sarà Palazzo Pubblico ad animarsi con le originali visite guidate dei personaggi del Trecento.

I gruppi accompagnati da una guida entreranno ogni mezz'ora dalle ore 17 alle ore 20,30 (8€ ridotto per i gruppi a 5€ - prenotazioni presso il centro Guide telefonando allo 0577/43273).
 
Si prosegue, sabato 28 novembre, con le visite negli spazi più intimi delle Contrade.

Questa volta apriranno le porte dei loro oratori: Lupa, Oca, Selva, Tartuca e Valdimontone. Le visite si terranno dalle 10 alle 13 e per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 0577/292614 e 0577/292615 (dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30).
 
Intanto negli spazi medievali del Santa Maria della Scala, continuano le mostre dedicate alle bandiere storiche delle Contrade della collezione Stibbert, recentemente restaurate, e ai Carrocci del Corteo storico del Palio, per rivivere le emozioni che hanno accompagnato in questi secoli la città con la sua festa che affonda le sue origini nel medioevo e nelle compagnie militari.

E chi sceglierà di visitare Siena avrà un’opportunità in più: ben 31 ristoranti cittadini si sono infatti uniti per dare vita alla rassegna "Sì, è gusto", un circuito enogastronomico per scoprire i piatti e i prodotti tipici di Siena abbinati alle pietanze di cucina medievale, rigorosamente innaffiati dalle eccellenze enologiche delle Terre di Siena. Spazio anche ai più golosi con la "Carta dei dolci della Città del Sì", dalla quale si potranno assaporare i famosi dolciumi della tradizione senese e di provenienza medievale come panforte, ricciarelli e molti altri ancora.
 
Per informazioni e per consultare il programma completo del festival "La Città del Sì", è possibile visitare il sito internet http://lacittadelsi.comune.siena.it, oppure contattare i numeri 0577 292340 – 292230.

Per prenotarsi agli spettacoli teatrali è possibile contattare il numero 0577 292615 – 292614 (lunedì/venerdì 9.30 -12.30), oppure recarsi presso la biglietteria del Teatro dei Rinnovati, Piazza del Campo, il giorno precedente lo spettacolo dalle ore 17 alle 20, e durante i giorni di spettacolo dalle ore 16 fino ad inizio della rappresentazione.
Per la vendita online si può consultare il sito internet www.comune.siena.it.
 
 
 

Festa della Toscana a Scandicci


La Toscana come culla di un’Arte e di una Cultura che guarda al Futuro. “Arti, Culture, Futuro” è appunto il tema della Festa della Toscana 2009 che anche quest’anno ritorna per celebrare l’abolizione della pena di morte nel Granducato (primo stato al mondo) avvenuta il 30 novembre 1796.

Il consorzio Centopercento Italiano e l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana, in collaborazione con la Regione organizzano nell’ambito della Festa della Toscana 2009 un’intera giornata per celebrare e riscoprire l’arte e la cultura del “saper fare” che si ritrova nella manifattura, nell’artigianato e nelle produzioni pellettiere, le quali rispecchiano i valori tipici del territorio scandiccese e toscano, con un occhio al futuro e all’innovazione, non solo tecnologica.

I-Place Concept Store in Viuzzo del Piscetto 6/8 a Scandicci (FI) ospita sabato 28 novembre una serie di iniziative, dibattiti, mostre e musica per festeggiare l’arte della pelletteria toscana.

Alle 15:00 si tiene la tavola rotonda dal titolo "Pelletteria creativa, arte al 100%”: partecipano il Presidente del Consiglio comunale Fausto Merlotti, il Sindaco di Scandicci Simone Gheri, il Presidente del consorzio Centopercento Italiano Andrea Calistri, il Presidente dell’Alta scuola di pelletteria Italiana Karlheinz Hofer, l’assessore regionale a Cultura, turismo e commercio Paolo Cocchi e la giornalista di moda Michela Zio.

Alle 16:00 presso l’Alta Scuola “Patrimonio genetico” a cura dei docenti della Scuola e di alcuni allievi: una dimostrazione pratica di come si costruisce una borsa durante la quale il personale della Scuola sarà disponibile a dare informazioni sui corsi, sulle opportunità offerte dall’istituto e sugli sbocchi professionali del settore pellettiero.

Per tutto il tempo della Festa saranno visitabili: “Borse da sogno”, mostra di pezzi unici del passato e del presente creati dagli stilisti locali e raccolti dalle aziende della zona di Scandicci e “Non solo borse”, mostra di pezzi artigianali e artistici realizzati con la pelle dagli artigiani dell’ area scandiccese.

Per finire, a partire dalle 20:00 è prevista una degustazione di prodotti tipici toscani e wine tasting e dalle 21:00 la serata è a ritmo di jazz con uno spettacolo a cura della Scuola di musica di Scandicci.

Il consorzio Centopercento Italiano che da anni lavora per valorizzare il Made in Italy e per garantire un futuro al settore della pelle e l’Alta Scuola di Pelletteria Italiana punto di riferimento per le imprese locali nella formazione professionale e specializzazione nel comparto pellettiero di lusso si fanno promotori di un’occasione unica per permettere di conoscere da vicino un settore che rappresenta una delle più antiche arti toscane, oggi mix di tradizione e innovazione.
La partecipazione all’evento è libera e aperta a tutti.
Per maggiori info contattare:
Consorzio Centopercento Italiano | I-Place: tel. 055 0516551 | segreteria@i-place.it

Gli "artefatti" di Fausto Maria Franchi al Museo degli Argenti



A 45 anni dalla vittoria a Firenze del primo premio al Concorso Nazionale di Oreficeria del 1964, Fausto Maria Franchi torna nel capoluogo toscano con una mostra monografica al Museo degli Argenti di Palazzo Pitti. Già nel 2007 l’orafo romano aveva voluto legare il suo nome al Museo degli Argenti, donando l’anello Triangoli segreti, la spilla Affinità elettive e l’anello Ore perdute, opere entrate a far parte della collezione permanente del Gioiello Contemporaneo del museo.
Oggi, in questa mostra realizzata grazie alla brillante iniziativa della Direttrice del Museo degli Argenti Ornella Casazza, viene proposta una selezione di circa 60 gioielli realizzati dagli anni ’60 ad oggi: spille anelli, pendenti e bracciali realizzati con tecnica sublime sovrapponendo, come nella spilla Affinità elettive, tre lamine della stessa forma, ma di colori diversi: oro giallo, argento e argento brunito, fra loro aderenti e partecipanti ognuno dei colori e delle forme dell’altro, attraverso fori e tagli nelle superfici, magistralmente articolati ed aperti dinamicamente verso lo spettatore, catturato in questo raffinato gioco di molteplici punti di vista.
Spesso i gioielli di Fausto Maria Franchi hanno sagome frastagliate e pseudo organiche che sembrano galleggiare in un “ fluido vitale come mutazioni di amebe pensate da Mirò “; talvolta queste creazioni preziose sono arricchite da smalti dai colori acidi e fluorescenti “ che rammentano gamme cromatiche e movimenti presenti in alcuni periodi in certi stilisti: uno per tutti Emilio Pucci” come scrive il Soprintendente del Polo Museale Fiorentino Cristina Acidini.
Sarà inoltre presentata una selezione di circa 30 argenti “Bianchi”, plasmati in forme di vasi irregolari, piatti ornamentali, candelieri, teiere e brocche, opere dalla superficie lisca o martellata in un’alternanza di lucentezze diverse, manifatture preziose che evocano, attraverso suggestioni profonde e vibranti sensazioni, richiami a schemi segreti e intimi della natura.
L'esposizione è aperta fino al 31 gennaio 2010.

Nicoletta Curradi

giovedì 26 novembre 2009

Le Bandiere della moda II, eventi a Palazzo Medici Riccardi


“Le Bandiere della Moda II” è la sfilata/evento che avrà luogo venerdì 27 novembre alle ore 18 nella Galleria di Palazzo Medici Riccardi alla presenza delle autorità, dei rappresentanti delle istituzioni, e di 400 ospiti selezionatissimi. Espressione didattica dei corsi di laurea per la dell'Università di Firenze, in collaborazione con CNA vedrà in passerella abiti realizzati da studenti di diversi atenei italiani e stranieri.
“Le Bandiere della Moda II” è organizzato dal Corso di Laurea in Progettazione della Moda ( con Cultura e Stilismo della Moda, Progettazione della Moda) di cui è Presidente il Prof. Arch. Alessandro Ubertazzi, Ordinario di Disegno Industriale, coadiuvato dai Docenti Architetti Elisabetta Benelli, Francesca Filippi e Benedetta Terenzi.
L’alta formazione fornita dal Corso di Laurea in Cultura e Progettazione della Moda garantisce l’accesso ai Corsi di Laurea magistrali e specialistici e soprattutto corrisponde pienamente alle precise richieste del territorio.
In quest’ottica sono in fase di ultimazione le convenzioni/quadro strategiche (con CNA, ad esempio, che, attraverso i suoi 500 soci aprirà nuove opportunità di tirocinio per gli studenti).
“Oggi abbiamo un gran bisogno di progettualità – sottolinea il Presidente Prof. Ubertazzi – nel passaggio dalla condizione artigianale a quella preindustriale. Una progettualità intesa come espressione della cultura e della storia, che anche gli enti pubblici si aspettano e di cui noi, come Università, con il nostro Corso in Cultura e Progettazione della Moda vogliamo essere portatori”.

Nicoletta Curradi

Nuove sale verranno aperte al Museo Archeologico Nazionale di Firenze


Durante la Festa della Regione Toscana la Soprintendenza per i
Beni Archeologici della Toscana e la Direzione del Museo Archeologico
Nazionale di Firenze presenta alcuni importanti risultati
raggiunti, nel corso del pomeriggio del 30 novembre sarà aperta al pubblico una nuova sala del
Museo Archeologico al primo piano del Palazzo della Crocetta che ospiterà nell'immediato
l'Arringatore, uno dei grandi bronzi medicei che fa parte della collezione del Museo, la Testa
di Fiesole e, al rientro dall'esposizione presso il Getty Museum di Los Angeles, la Chimera di
Arezzo.
In questa circostanza sarà presentato il progetto definitivo relativo alla parte del
complesso museale che si affaccia sulla piazza della SS. Annunziata, la cosiddetta “Ala
ex Innocenti”, per il momento utilizzata solo in parte con una sistemazione temporanea per
realizzare l'ingresso al Museo e sfruttare un'ampia sala del Palazzo, per allestimenti
temporanei.
Il progetto definitivo è stato elaborato dallo Studio Gurrieri sotto la responsabilità tecnicoscientifica
della Soprintendenza, grazie ad un finanziamento dell'Ente Cassa di Risparmio di
Firenze e costituisce l'indispensabile premessa per l'auspicata assegnazione di un
finanziamento richiesto nell'ambito dell'Accordo di Programma Quadro Stato‐Regione.
All’illustrazione di questo progetto, che guarda al futuro dell'attività del Museo Archeologico,
seguiranno due presentazioni relative all'attività in corso della Soprintendenza:
il restauro dell'Arringatore, effettuato nell'ambito del progetto STATRT finanziato
dalla Regione Toscana (finanziamenti a favore di Istituti del Ministero per i Beni e le
Attività Culturali, fra cui la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, e
Istituti di ricerca, fra cui il CNR
• la presentazione del IV° volume del Notiziario, che di anno in anno costituisce un
vero e proprio bilancio delle attività svolte nel corso del 2008 sul territorio regionale,
che sarà fatta dal Prof. Louis Godart Accademico dei Lincei, Consulente culturale del
Presidente della Repubblica.
DEL BIMBO FABRIZIO

mercoledì 25 novembre 2009

Il 27 novembre la 2° edizione della BITAC


Venerdì 27 novembre presso la Fortezza da Basso si terrà la seconda edizione della BITAC, l’evento borsistico organizzato dall’Associazione Generale Cooperative Italiane, FederCulturaTurismo Sport-Confcooperative e Legacoop Turismo.

L’evento, voluto dalle tre maggiori centrali cooperative nazionali, in collaborazione con le rispettive articolazioni regionali, si rivolge alle cooperative, consorzi e associazioni presenti su tutto il territorio nazionale, tra strutture alberghiere e della ricettività extra-alberghiera, agenzie di viaggio,
cooperative di turismo sociale e di turismo responsabile, cooperative di guide turistiche, di guide naturalistiche e di valorizzazione del patrimonio culturale italiano.

L’iniziativa è patrocinata da ENIT - Agenzia Nazionale per il Turismo e realizzata grazie al contributo della Regione Toscana e dalla Unione delle Camere di commercio della Toscana.

Il turismo cooperativo, dagli anni ‘70 ad oggi, ha registrato una crescita esponenziale, come dimostrano oggi le numerose imprese con oltre 80.000 soci e 10.000 lavoratori. A queste vanno aggiunte le cooperative agricole che hanno creato attività agrituristiche, quelle di pescatori,promotrici del pescaturismo e dell’ittiturismo, e le cooperative sociali, che hanno dato vita ad
attività di ristorazione e alla gestione delle strutture ricettive destinate anche a persone con disabilità.

Quest’edizione si presenta con importanti novità: sarà aperta alla partecipazione, accanto alle cooperative e ai consorzi provenienti da tutta Italia, degli operatori della domanda provenienti dall’Italia e dall’estero. Sarà presente, tra gli altri, il BITS, l’organizzazione mondiale del turismo sociale.

Le scuole potranno visitare le due sale in cui verranno presentate le proposte di alcune cooperative del settore.
Una sezione sarà dedicata ai prodotti tipici toscani, in cui si potranno assaggiare le prelibatezze locali offerte da cooperative dell’agroalimentare.

Partecipano alla borsa più di 130 operatori dell’offerta e 30 operatori della domanda turistica,nazionali ed esteri, cral, associazioni, agenzie di viaggio e tour operator, che negli anni hanno dimostrato un sempre maggior interesse per una forma di turismo etico, attento alle esigenze di famiglie, bambini, anziani e diversamente abili. Un turismo inoltre che valorizza le piccole e medie imprese, fortemente radicate nel territorio, che si fanno promotrici di prodotti specifici di quelle
aree, mantenendo una costante attenzione alla qualità a prezzi competitivi.

La BITAC nasce come valida risposta alla crescente richiesta di una rete, di uno spazio comune che favorisca l’incontro e lo scambio di idee e di progetti, per avviare collaborazioni, partenariati e contatti commerciali.

Informazioni:
BITAC - Borsa Italiana del Turismo Cooperativo e Associativo

27 novembre 2009

Firenze, Fortezza da Basso, Padiglione Arsenale, Viale Filippo Strozzi, 1

Orario: ore 10 – 17

Partecipanti: accesso consentito agli operatori dell’offerta iscritti e accreditati e agli operatori della domanda che ne faranno richiesta.

Le scuole e il pubblico saranno ammessi alle presentazioni, previa prenotazione.

Per informazioni e prenotazioni

info@italiaholiday.eu

tel. +39 035 222901

www.bitac.it

Fabrizio Del Bimbo

Mostruose bellezze e splendidi mostri di Elena Novikova alla Galleria Il Bisonte


Il titolo della mostra evoca perfettamente il mondo fantastico delle opere dell'artista russa Elena Novikova: cinquanta acqueforti e quattro acqueforti acquerellate rappresentano un compendio della sua attività grafica, uno sguardo nel suo mondo poetico dove tradizione, sogno e modernità sono profondamente legati.

L'arte della Novikova si nutre, oltre che di una tecnica di eccellenza, di un pensiero filosofico tanto profondo quanto attuale, espressione di quella ''precarietà dell'essere'' tipica del nostro tempo.

Nelle sue opere, che attingono ispirazione dalla mistica medievale, dalla mitologia dell'antica Russia, dalle scienze alchemiche ed esoteriche, non vi sono certezze o risposte univoche. Il bene e il male non sono rappresentati dalla luce e dalla oscurità, le immagini suggeriscono piuttosto il passaggio, il divenire del bello verso l'orrido, del divino nel suo contrario. Il dubbio come metafora della vita, la fantasia come radice della realtà. Figure d'ispirazione vegetale e animale umanizzate, e viceversa, in un tripudio di contaminazioni: esseri umani nascosti da maschere animalesche, animali agghindati da umani, dove il grottesco e' la prima chiave di lettura, anche se, ovviamente, e' solo un pretesto che svela significati, ascendenze, inquietudini. Sullo sfondo si trova spesso la presenza della città dove la Novikova ha studiato e vissuto - San Pietroburgo - con i suoi canali, le sue case stranianti, il suo gelido non-colore,

Fondamentale in questo contesto è la consapevolezza dell'artista nel trattare la lastra nel lungo processo di lavorazione , fino a raggiungere la massima ampiezza di tonalità nel bianco-nero necessaria per rivelare le diverse valenze del contenuto. Inevitabilmente le vengono attribuiti come maestri e ispiratori Bosch, Callot, l'Arcimboldo, per alcuni versi anche Durer, i Surrealisti, -ma Elena Novikova tutto elabora e trasforma- - come sostiene Olga Shustrova nell'introduzione al catalogo - -riuscendo a collegare il passato allo spirito della modernità.-

La mostra è aperta dal 26 novembre 2009 al 15 gennaio 2010.

Galleria Il Bisonte
via San Niccolo', 24r Firenze
orari di apertura: dal lunedi' al venerdi' 9.00/13.00 - 15.00/19.00, sabato e domenica su appuntamento
ingresso libero

Nicoletta Curradi

Casole: canocchiali sul cielo autunnale


Gli astrofili casolesi mettono a disposizione gli strumenti dell’associazione e personali per un’osservazione guidata del cielo.

Un appuntamento da non perdere per gli appassionati quello di sabato.

Al centro dell’attenzione saranno la Luna con i suoi crateri, i mari e le terre; il pianeta gigante Giove, con i satelliti Galileiani; altre particolarità del cielo del periodo, come la nebulosa di Orione (dove si formano nuove stelle), ammassi stellari e galassie.

La serata è gratuita e non sarà effettuata in caso di maltempo.

Per informazioni:
Circolo casolese astrofili “Betelgeuse”
C/o Maurizio Cabibbo
Via delle Querce, 33 - 53031 Casole d'Elsa (SI)
Tel.: 0577948284 – 948639
E-mail: info@betelgeuse.cjb.net

San Casciano: la pala di Tosini torna a Santa Cecilia a Decimo


La pala di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio torna a casa.

Dopo un restauro durato alcuni mesi che l’ha tenuta lontana dalla sede di appartenenza, la Pieve di Santa Cecilia a Decimo a San Casciano, l’opera torna ad essere uno dei maggiori tesori artistici del patrimonio sancascianese.

Uno splendore rinnovato e ritrovato, sul piano della vivacità e della bellezza dei colori, che tutti potranno ammirare da domenica 22 novembre alle Pieve di Santa Cecilia a Decimo.

L’iniziativa con la quale è stata presentato il restauro è stato patrocinato dal Ministero per i beni e le attività culturali, dal Comune di San Casciano e dalla parrocchia di Santa Cecilia.

A descriverne bellezza e valore storico, anche alla luce del recente intervento di restauro, ci hanno pensato in veste di relatori, Alessandra Marino, soprintendente per i beni architettonici e pasesaggistici, storici ed antropologici per le province di Firenze, Pistoia e Prato, Don Massimiliano Gori, proposto di San Casciano, Maria Pia Zaccheddu, funzionario della Soprintendenza, il professor Roberto Cacciatori e la restauratrice Lisa Venerosi Pesciolini. Erano presenti anche il sindaco Massimiliano Pescini e l’assessore alla Cultura Chiara Molducci.

“Un’opera - dichiara il primo cittadino Massimiliano Pescini - di straordinaria rilevanza che si aggiunge e va ad arricchire il mosaico di capolavori diffuso nel nostro territorio. Un patrimonio composito, caratterizzato da ‘tasselli artistici’ presenti in vari luoghi di San Casciano, come le pievi e le dimore storiche, messi in rete anche grazie al nostro museo che ospita e contiene una importante sezione dedicata all’arte sacra”.

L’opera è collocata nel coro dell’altare Maggiore della pieve e raffigura la Madonna in trono con Bambino e ai lati genuflessi, San Lorenzo e Santa Cecilia, di scuola fiorentina del XVI secolo.

L’impianto è quello tipicamente piramidale delle raffigurazioni sacre cinquecentesche. “Intorno a quest’opera  - commenta Roberto Cacciatori - gravita un alone di mistero: pare che la pala in origine sia stata diversa e che quella attuale sia frutto di una rielaborazione, avvenuta per aggiunte nel corso dei secoli, l’opera con ogni probabilità non conteneva il cartiglio musicale posto in basso. Anche Santa Cecilia è nata da un adattamento della figura femminile collocata a destra della Madonna”.

L’intervento di restauro è consistito nella pulitura e nella eliminazione dei tarli. La pala è attribuita a Michele Tosini, meglio conosciuto come Michele di Ridolfo del Ghirlandaio, artista fiorentino attivo per tutta la prima metà del '500 e nel ventennio successivo. Michele Tosini (nato nel 1503 e morto nel 1577) è stato dapprima allievo di Lorenzo di Credi, poi aiuto del Ghirlandaio, dal quale ha tratto bottega e nome. Il suo lavoro è stato molto apprezzato ed ha ricevuto commissioni importanti sia nell'ambiente gentilizio che in quello ecclesiastico fiorentino.

Firenze: eccezionale ritrovamento di due dita e un dente di Galileo


Tre eccezionali cimeli galileiani, ritenuti perduti da oltre un secolo, sono stati fortunosamente ritrovati grazie a un collezionista e saranno esposti al pubblico per la prima volta dalla primavera 2010 in occasione della riapertura, dopo radicali lavori di ristrutturazione, dell’Istituto e Museo di Storia della Scienza di Firenze, che assumerà da quel momento la denominazione di Museo Galileo.

Si tratta di un dente e di due dita della mano destra prelevati nel 1737 dai resti del grande scienziato toscano nel corso della traslazione della salma nel sepolcro monumentale della basilica di Santa Croce.

La Soprintendente al Polo Museale Fiorentino, Cristina Acidini e il Direttore del Museo di Storia della Scienza, Paolo Galluzzi hanno confermato che, sulla base dell’ampia documentazione storica pervenutaci, non sussistono dubbi sull’autenticità del reperto.

Il ritrovamento rappresenta un suggello straordinario ed emblematico dell’Anno dell’Astronomia, che ha recato a Galileo, a 400 anni dalle sue sensazionali scoperte astronomiche, quell’omaggio globale, solenne e incondizionato del quale non poté godere in vita.

Tutto il materiale organico prelevato dalla salma è dunque adesso identificato e conservato in mani responsabili. Come noto, un dito è già in esposizione permanente al Museo di Storia della Scienza, mentre una vertebra è custodita dall’Università di Padova dove Galileo aveva insegnato per quasi venti anni.

Si conclude così una vicenda iniziata la sera del 12 marzo del 1737, poco dopo il tramonto, quando fu finalmente possibile traslocare le spoglie mortali di Galileo e del suo affezionato discepolo, Vincenzo Viviani: dal deposito clandestino, nel quale erano state originariamente sistemate, al sepolcro monumentale di Santa Croce, dove sono ancora oggi conservate, dirimpetto a quello di Michelangelo.

Dalla sua morte (8 gennaio  1642) erano trascorsi 95 anni, durante i quali i continui sforzi dei discepoli e dei Granduchi di dare onorata sepoltura al grande maestro erano risultati vani per l’opposizione delle autorità ecclesiastiche, risolute nel contrastare la celebrazione in luogo consacrato di un uomo condannato “dal Santo Offizio per una opinione tanto falsa e tanto erronea”, che aveva prodotto “scandalo tanto universale al Cristianesimo”.

L’erezione del sepolcro e la traslazione dei resti rappresentava una manifestazione eloquente della ferma volontà dell’ultimo dei Medici, il Granduca Gian Gastone, di rivendicare l’autonomia dello Stato nei confronti delle ingerenze ecclesiastiche. Dare onorata sepoltura a Galileo significò infatti allora affermare in maniera perentoria le prerogative e l’autonomia del governo civile e celebrare lo scienziato pisano come simbolo e martire della libertà di pensiero.  
 
Alla solenne cerimonia partecipò una folta delegazione di uomini di cultura (molti dei quali appartenenti alle logge massoniche che avevano proprio in quegli anni cominciato a diffondersi a Firenze), e di rappresentanti delle più illustri famiglie nobiliari. Balzava agli occhi l’assenza di rappresentanti ufficiali della Chiesa.
Per garantire la fedele trasmissione ai posteri di quell’evento memorabile, un notaio –egli stesso membro autorevole dei circoli massonici- fu incaricato di redigere un verbale puntuale. Grazie a questo documento e alle registrazioni di altri testimoni diretti, conosciamo i nomi di gran parte dei presenti e ogni dettaglio della sequenza di eventi che caratterizzò la cerimonia.

Tra i molti avvenimenti singolari riferiti da quelle testimonianze, l’episodio che genera la sorpresa maggiore nel lettore contemporaneo riguarda il comportamento di alcuni dei presenti al momento dell’ostensione dei resti di Galileo dopo la rimozione del coperchio della bara.

Giovanni Targioni Tozzetti, grande storico delle scienze e competente naturalista, estrasse infatti dalla tasca un coltellino, col quale fu dato avvio all’asportazione di una serie di frammenti organici dal cadavere di Galileo. Al macabro rito parteciparono il raffinato studioso di antichità Anton Francesco Gori, il marchese Vincenzio Capponi, Provveditore dell’Accademia Fiorentina, e Antonio Cocchi, il celebre medico e letterato protagonista dell’introduzione della Massoneria in Toscana.

Grazie alla preziosa registrazione del Targioni Tozzetti sappiamo che dai malridotti resti di Galileo vennero appunto asportate tre dita della mano destra (pollice, indice e medio), una vertebra (la quinta) e un dente. Targioni Tozzetti confesserà di aver resistito a fatica alla tentazione di appropriarsi del cranio che aveva ospitato un cervello di così straordinaria genialità!

Una parte di queste “reliquie” del grande eroe della scienza sono state da allora accuratamente conservate fino ai nostri giorni e precocemente museificate a Firenze (un dito) e a Padova (la vertebra). Delle altre due dita e del dente, acquisiti dal marchese Capponi, erano conosciute le vicissitudini, caratterizzate da continui passaggi di mano, fino al 1905, quando se ne perse ogni traccia, inducendo gli studiosi a ipotizzare che questi singolari reperti fossero andati definitivamente perduti.
Quell’ipotesi pessimistica si è rivelata per fortuna errata. Il cimelio galileiano è riemerso recentemente in un’asta, dove è stato battuto come un lotto del quale era ignota la precisa identità. Si trattava di una teca di legno dalla foggia singolare, realizzata nell’Ottocento, e sormontata da un busto ligneo di Galileo. Al suo interno un’ampolla settecentesca in vetro soffiato che racchiude due dita (pollice e medio) e un dente.

Grazie alla propria competenza e sensibilità, un noto collezionista (che ha chiesto di restare anonimo) ha intuito che il singolare oggetto racchiudeva un mistero intrigante. Ha deciso pertanto di acquisirlo, impegnandosi subito dopo in una serie di approfondite ricerche per identificarne origine e contenuto, grazie alle quali ha potuto identificare i resti di Galileo.
 

Splendidi restauri a Santa Maria degli Angeli a Firenze


Tornano a risplendere due ambienti del Conservatorio di Santa Maria degli Angeli a Firenze. Si tratta del Coro delle Monache e della Sala della duchessa, tra gli ambienti più suggestivi dell'intero complesso. Il coro, spiega una nota, è lo spazio sopraelevato, che affaccia sulla navata centrale della chiesa sottostante e ne è separato da una grata; un tempo era luogo di clausura poi è stato destinato a deposito di molte opere presenti nel Conservatorio tra cui reliquiari, statue e quadri. Tra i pezzi più significativi due sculture in bronzo attribuite al Giambologna. La Sala della Duchessa è posta a piano terra ed è ornata con piacevoli decorazioni ottecentesche che sono state riprese probabilmente nei primi anni del Novecento. E' stata danneggiata gravemente dall' alluvione di Firenze del 1966 e prima del restauro si vedeva ancora sull'intonaco il segno del livello (un metro e mezzo) che l'Arno raggiunse in tale occasione, riconoscibile dalle decorazioni dilavate e dalle tracce saline e di umidità. I due ambienti sono stati inaugurati il 24 novembre, completando così una serie di restauri iniziati anni fa e la cui prima fase si è conclusa nel 2006 con il pieno ripristino della Chiesa annessa all'istituto. Tutti questi interventi, conclude la nota, sono stati resi possibili dal contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze, che ha sempre seguito il Conservatorio con particolare cura, e alla sensibilità dimostrata fin dall'inizio dei lavori da Edoardo Speranza.

Fabrizio Del Bimbo

Alla Fortezza da Basso espone Antonio Bernardo Fraddosio


Importante esposizione di Antonio Bernardo Fraddosio, scultore e scenografo, che esporrà alla VII Edizione della Biennale Internazionale d’arte contemporanea di Firenze, in programma dal 5 al 13 dicembre nei locali espositivi della storica Fortezza da Basso.
Un importante appuntamento, questa è una nuova occasione per presentare alla critica e al pubblico le particolari opere di questo artista, selezionate dal Comitato scientifico internazionale della mostra. Si tratta di creazioni tridimensionali, che giocano con lo spazio e con la luce, attirandola e creando grazie alle differenti superfici effetti diversi, che operano una seduzione dello sguardo del pubblico: spesso, avvicinandosi alle sue opere, si ha bisogno quasi di entrarvi dentro per comprenderne il senso.
A Firenze verranno presentate “Deformazioni” e “Snervamento”. I titoli delle opere di Fraddosio rimandano all’ingegneria, alla medicina, alla psicanalisi, e non a caso. Lavorando su diversi materiali, quasi sempre di recupero, dal legno al ferro al cemento, l’artista ne rende nuovamente visibile lo scheletro, la struttura sulla quale il tempo ha scritto la sua storia. È questa la base che l’artista utilizza per raccontare una nuova storia, per creare un ponte tra la materia e lo spirito: ecco che le sue sculture parlano all’anima dell’osservatore, le “deformazioni” e lo “snervamento” della materia rimandano allo stato dell’uomo contemporaneo. Spiega l’artista: “una delle caratteristiche di queste opere è che sono estremamente pesanti ed estremamente delicate nello stesso tempo… apparentemente molto forti ma nella realtà molto fragili. Esattamente come gli esseri umani”.
Da anni Antonio Bernardo Fraddosio lavora anche come scenografo teatrale.
Le sue imponenti scenografie hanno ambientato spettacoli andati in scena al Festival dei Due Mondi di Spoleto, al Teatro Valle di Roma e altri. Da artista Fraddosio interpreta perfettamente il senso delle opere dei drammaturghi e registi con cui collabora, tra i quali ricordiamo Rocco Familiari, Augusto Zucchi, Mario Missiroli, Walter Manfrè, Emanuela Giordano: così come i testi raccontano di psicologie alla prova di situazioni forti e viscerali, Fraddosio lavora i materiali che compongono la scena alla ricerca di una drammatica espressività nascosta dalla stessa materia per riportarla alla visione dello spettatore.
DEL BIMBO FABRIZIO

martedì 24 novembre 2009

Picasso all'asta da Pananti


A conclusione della stagione 2009, la Casa d’Aste Galleria Pananti propone una ricca sessione d’asta dedicata all’arte contemporanea. Nella sua sede di Palazzo Ridolfi, in Via Maggio, 15, venerdì 5 dicembre alle ore 16 saranno messi all’incanto quasi 400 opere di Arte Moderna e Contemporanea.

La tornata d’asta si apre con una collezione di grafica che racchiude i più importanti nomi
dell’arte moderna. Tra tutte le opere spiccano “Triptych 1974-77” un’acqua forte acquatinta a
colori di Francis Bacon (lotto 48 stima 10.000/12.000) e “Deux Femmes au Reveil” del 1959
linoleum a tre colori su carta Velin di Pablo Picasso (lotto 49 stima 20.000/25.000); fuori
catalogo viene presentata anche una splendida acquaforte Giorgio Morandi “Natura morta con quattro oggetti e tre bottiglie” del 1956 (lotto 49bis stima 15.000/18.000). Moltissimi comunque i nomi importanti: Arman, Rotella, Calder, Chia, Santomaso, Melotti.

Tra i top lots di questa asta, verrà presentata una pregiata opera di Pablo Picasso “Guitare, 1920” guache et encre de chine sur papier, cm 11x15,5. Dopo le esperienze estreme delle sperimentazioni cubiste ( periodo del cubismo analitico dal 1907 al 1912 e del cubismo sintetico dal 1912 al 1914), Picasso, ancora una volta anticipando le tendenze artistiche europee, imprime una svolta al suo linguaggio artistico, anche a seguito di un viaggio in Italia nel 1917. Dopo il periodo “neoclassico” (gli anni degli arlecchini) o anche detto “pompeiano”, Picasso ritorna a creare opere dal linguaggio cubista, come “ I tre musici” del 1921 esposto oggi al Museum of Modern Art di New York documento fondamentale del cubismo sintetico. In questo contesto si inserisce anche questa piccola guache del 1920 opera sicuramente avvicinabile alla poetica del cubismo sintetico. (lotto 372 stima 200.000/250.000).


Altro lotto di indubbia bellezza e valore artistico, proveniente da una importante collezione privata fiorentina, è l’opera di Carlo Carrà “Porticciolo, 1941” olio su cartone telato, cm 40x50 ( lotto 378 stima 110.000/130.000). Il dipinto è pubblicato sul catalogo generale dell’opera del maestro e ha partecipato a molte importanti esposizioni.
Di Galileo Chini è l’olio su tela “Giardino delle rose”: tre grandi pannelli eseguiti per lo storico Caffè Donnini in Piazza della Repubblica a Firenze (lotto 373 stima 42.000/50.000).
Di Fortunato Depero, pittore, scultore, illustratore e cartellonista pubblicitario è la bellissima opera “Carro” un olio su faesite cm 37x52 (lotto 360 stima 45.000/50.000).
Di Ottone Rosai sono presenti due bellissime opere una di queste è “Pretini alla Chiesa” del 1955, un grande olio su tela 100x70 dove l’artista ripropone i suoi famosi “esterni fiorentini” (lotto 352 stima 50.000/60.000). L’altra opera è “Al Caffè” data 1946 e pubblicata da A. Parronchi nella pubblicazione di Arnaud del 1947 (lotto 353 stima 40.000/50.000). Di Amedeo Modigliani è la matita su carta datata 1917, “Ritratto di donna seduta” (lotto 358 stima 65.000/80.000). Del 1947 è invece l’opera di Ugo Attardi “Composizione” olio su tela 55x40 (lotto 370 stima 35.000/45.000).

Anche nell’ambito dell’arte contemporanea la scelta è vasta: di Keith Haring, graffitista newyorkese, troviamo un pennarello su carta del 1985 “Untitled (Homo Decorans) (lotto 356 stima 7.000/9.000); di Aldo Mondino è l’opera di grandi dimensioni “Charmeur, 1985” olio e applicazioni su linoleum (lotto 332 stima 12.000/16.000).
Il retro della copertina del catalogo riporta l’opera di uno dei maggiori esponenti dell’arte astratta del ‘900: Agostino Bonalumi, l’esemplare unico intitolato “Rosso” del 1979 è una tela estroflessa in portamatite (lotto 209 stima 7.000/9.000), mentre la copertina riproduce “Una figura d’infanzia” del maestro Sergio Vacchi (lotto 369 stima 13.000/15.000). Sempre dello stesso autore è la grande tela “La caduta della luce” del 1985 un olio su tela di cm 200x200 (lotto 351 stima 30.000/40.000).
Tanti sono gli artisti presenti: Sironi, Afro, Corpora, Boetti, Chia, Crippa, Schifano, Guttuso, Dorazio, Mattioli, De Pisis, Marini, Turcato.

Esposizione dal 27 novembre al 4 dicembre. Orario: 10-19
Catalogo on line su www.pananti.com
Partecipazione su internet all’asta in diretta www.arsvalue.com


Nicoletta Curradi

Dal 26 novembre CardioLucca 2009



Si aprirà giovedì 26 novembre il 5° Meeting “CardioLucca 2009”, che darà il via ad una “tre giorni di Cardiologia” con oltre 60 interventi tenuti da specialisti cardiologi.

Tra i temi che verranno trattati a CardioLucca vi saranno l’angiotac, o TC multistrato, un’indagine strumentale assai utile nella diagnosi del dolore toracico, causa che spinge 5-10 soggetti su 100 al Pronto Soccorso, non sempre riferibile all’infarto, che negli anziani e nei diabetici si annuncia per esempio spesso con sudorazione, mancanza di respiro, e svenimento, mentre nelle donne con indigestione o con dolore intercostale. E ancora l’embolia polmonare, l’analisi del colesterolo “buono”, gli esami del sangue da effettuare anche nel pomeriggio, l’Ecostress per diagnosticare l’infarto del miocardio, le nuove telemedicine per i portatori di defibrillatori. Durante il Congresso verranno consegnati riconoscimenti ad autorevoli rappresentanti di istituzioni e di media di Lucca.

Fabrizio Del Bimbo

Il Dante dei piccoli al teatro Dante di Campi Bisenzio (FI)


IL DANTE DEI PICCOLI
stagione 2009-10

‘IL TEATRO DEI RAGAZZI‘
al Teatro Dante
Piazza Dante 23 Campi Bisenzio (FI)

Le migliori compagnie nazionali del teatro per l’infanzia, laboratori e spettacoli da seguire con la famiglia, con la scuola, e … non accompagnati dai genitori.

Promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Campi Bisenzio e con la direzione artistica di Manola Nifosì e Sergio Aguirre (CIT- Centro Iniziative Teatrali) parte a novembre e si snoda fino a marzo, presso il Teatro Dante, la terza edizione del progetto Dante dei Piccoli, una vera e propria stagione teatrale per i ragazzi, articolata in tre rassegne.

A teatro con i miei è la rassegna che prevede iniziative artistiche rivolte al mondo dell'infanzia. Un appuntamento che propone ai bambini un modo diverso di trascorrere la domenica insieme ai propri genitori. La rassegna è fatta da un cartellone che coinvolge i più piccoli, stimola la loro capacità di apprendere e di guardare, come soddisfa il loro senso critico, con spettacoli scritti e rappresentati apposta per loro. Sulla scena ogni domenica si alterneranno alcune delle più importanti compagnie nazionali produttrici di spettacoli per bambini.
Le fiabe della buonanotte vanno in scena il sabato sera su prenotazione parallelamente alla programmazione del Teatro Dante per adulti, è la rassegna nota per quei bambini ‘non accompagnati dai genitori’. Così, mentre i grandi scendono in platea, i piccoli salgono al Salone delle Fiabe.
Trucchi Baracche e Burattini, è la rassegna di 10 spettacoli di alto livello artistico per le scuole di Campi Bisenzio e si svolgerà tra dicembre e aprile.
A teatro con i miei inizia il 29 novembre alle ore 17.00 con lo spettacolo INVISIBILI, della compagnia 320 CHILI (compagnia di circo contemporaneo di Torino) Una storia raccontata con strumenti semplici: una ruota, una scala, una corda, cinque clave. INVISIBILI usa un linguaggio fatto di movimento, danza, acrobazie, uno spettacolo di Circo Contemporaneo divertente e riflessivo.

il 13 dicembre la compagnia PORTE GIREVOLI, presenta SCRETCH, di e con Claudio Cinelli, premio Luglio Bambino miglior spettacolo della Giuria della Critica. Uno spettacolo strutturato sulla forma del varietà; buffo contenitore di una strana rassegna di atteggiamenti umani e di situazioni strampalate. Mani, oggetti, pupazzi, marionette a filo, occhiali, diventano"credibili" protagonisti delle loro piccole storie
Il 20 dicembre la compagnia LUNA E GNAC di Bergamo ci presenterà MANOLIBERA, fumetti a teatro; un viaggio tra le immagini a due dimensioni, dove lo schermo, trasformato in una gigantesca vignetta, fa da sfondo alle imprese di due personaggi in carne ed ossa. Ercole e Cassandra che sembrano usciti dalle pagine del Corriere dei Piccoli, con le loro storie comico-poetiche.

Domenica 3 gennaio sarà il turno de L’INCREDIBILE STORIA DELL’INCREDIBILE BARONE della FONDAZIONE CASA TEATRO RAGAZZI E GIOVANI di Torino. Ispirato alle suggestioni de “Il Barone Rampante” di Italo Calvino, lo spettacolo è dedicato ai bambini di tutte le età, che invece di sedersi a tavola “come si deve” e mangiare le cose “che si devono mangiare” continuano a giocare; a cercare il sogno, la speranza, la leggerezza, la coerenza, la fantasia.

Il 17 gennaio la compagnia fiorentina PICCOLI PRINCIPI sarà ospite della rassegna con OBRAZTSOV, TEMA E VARIAZIONI, teatro d’attore, musica e burattini. E’ uno spettacolo di cabaret per bambini ed adulti, con attori, burattini e musica dal vivo: un piccolo omaggio ad un grande creatore che ha contribuito in modo determinante alla storia del teatro.

Il 14 febbraio è la volta del MELARANCIO di Cuneo con IL LIBRO DELLE FANTAPAGINE, un libro dotato di volontà propria che possiede lo straordinario potere di inghiottire e di far vivere, nelle sue pagine, chiunque incautamente si avvicini.

Il 28 febbraio I MUSICANTI DI BREMA, ci faranno sentire le loro insolite melodie. La Camillocromo presenta una delle più belle storie dei Fratelli Grimm trasformata in una divertente favola musicale.
L’ultimo spettacolo domenica 7 marzo DALLE NUVOLE BRUNO del TEATRO PIRATA di Jesi. Chi è Bruno ? Da dove viene ? Dalle nuvole !!!!! Spirito libero, senza nessun diritto ma anche senza nessun dovere. Quello che avverrà sul palco é una frazione della sua vita in unità di tempo, l'ora di passaggio tra la notte e il giorno, all'alba di un nuovo giorno. Per Bruno la sopravvivenza è volare, ovvero come sopravvivere in questo mondo e volare veloci nel suo.
Prima di ogni spettacolo, nel salone delle fiabe del teatro Dante, gratuitamente per il pubblico, si svolgerà “GIOCHI CON ME?” laboratorio per tutta la famiglia- mille modi diversi per giocare con mamma e papà dalle ore 15.30 alle ore 16.30

Biglietto 5 euro

Per informazioni e prenotazioni: Tel. 055-8964519 Cell 329-8628437

Nicoletta Curradi

A Lucca concerto di Noemi Sulla mia pelle Tour


UHB
via Poggio II, Ponte San Pietro - Lucca
sabato 28 novembre dopo le 22,30
CONCERTO DI NOEMI SULLA MIA PELLE TOUR
Per celebrare i 30 anni dalla prima manifestazione gay nazionale

Sabato 28 Novembre all'UHB di Lucca, si terrà il party conclusivo dell'evento PISA '79, in collaborazione con arcigay di Pisa e il comitato PISA '79, una manifestazione con il patrocinio della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pisa, e del CESVOT.

Il concerto di Noemi sarà la festa conclusiva di un più vasto evento della durata di una settimana, il trentennale della prima manifestazione gay nazionale, denominata Pisa ’79 - gay lesbiche e trans: mutamenti e rivendicazioni. Il 24 novembre 1979 le strade di Pisa furono percorse da un festoso corteo di omosessuali e transessuali provenienti da tutta Italia. Oggi, nell'epoca dei grandi Gay Pride, potrebbe sembrare normale, ma quel corteo, che colorò le vie del centro e si concluse con un grande girotondo attorno alla Torre, fu la prima marcia nazionale, regolarmente autorizzata, per i diritti degli omosessuali in Italia. L'evento ebbe un grande successo, sostenuto e accompagnato da cittadini, studenti, gruppi politici e associazioni. A 30 anni di distanza, il Comitato Pisa '79 persegue l'obiettivo di raccontare la cronaca di quella giornata, per fissare momenti rilevanti della storia e della memoria collettiva del nostro Paese e del movimento gay. Il 28 Novembre è prevista una giornata di studio/convegno con interventi di testimoni, ricostruzioni storico-culturali, interventi di attualità affidati a relatori di alta statura culturale e civile come Stefano Rodotà, lo storico Gianni Rossi Barilli, i professori Francesco Gnerre e Vittorio Lingiardi, l'attore Ciro Cascina. Testimonianze video provenienti dagli archivi RAI e videointerviste ad alcuni protagonisti di quell'avvenimento arricchiranno la giornata di studi. Sede dell'evento sarà la Biblioteca Comunale di Pisa. Una mostra fotografica e documentale allestita nel centro di Pisa nei giorni precedenti farà da battistrada al convegno, mostrando i volti e la realtà della nascente lotta di liberazione omosessuale in Italia, dalla scintilla dello Stonewall al 1982, anno della "conquista del Cassero" a Bologna. Una festa chiuderà l'iniziativa, proprio come 30 anni fa chiuse la manifestazione. La festa con Noemi

L’UHB di Lucca, contribuisce con un bel concerto, una delle tappe del tour di NOEMI, sulla mia pelle, che è pure il titolo del primo album di inediti della cantante, uscito in ottobre.

NOEMI, la ragazza con l’x factor della seconda edizione dell’omonima trasmissione, sarà dunque la madrina della serata, un simbolo chiave della musica italiana contemporanea, l’unione perfetta tra presente e passato, visto il grande successo del suo ultimo singolo "L'amore si odia" dove duetta con la voce storica di Fiorella Mannoia.
Ha pubblicato due Cd (un Ep ed un album) e due singoli commerciali, conquistando 4 volte la posizione n° 1 nelle varie classifiche musicali, e vincendo un disco d'oro.

Presenta la serata Regina Miami affiancata da Tommy, Tekemaya ed Angel Devid. In consolle la musica di Riccardo Deejay in MAIN FLOOR, oltre a Mingo Deejay in HOUSE GARDEN FLOOR.
UHB è il luogo di incontro per gay, lesbiche e transessuali, caratterizzato dalla forza e dall'energia del Mamamia, storico locale della marina di Torre del Lago Puccini.

NOEMI – Biografia

Veronica Scopelliti, in arte Noemi, è nata a Roma nel 1982. Convive subito con la musica, perché suo padre è un chitarrista che suona Guccini e Deep Purple; cresce ascoltando gli artisti del panorama italiano e inglese degli anni ’60-’70. E’ suo padre ad accorgersi della sua predisposizione per la musica e intorno ai sette anni le fa prendere le prime lezioni di pianoforte. A undici anni Noemi inizia a studiare la chitarra e quindi collabora con il coro scolastico per tutta la durata degli studi.

Nel 2002 si iscrive alla facoltà di lettere e filosofia con indirizzo D.A.M.S. a Roma. Dopo un periodo di buio esistenziale e musicale si riavvicina alla musica nel 2003, facendo la conoscenza di Diego Calvetti con cui incide vari demo.

Nel 2005 si laurea con 110 al dams.

Nel 2007 partecipa a Sanremolab, l’accademia di Sanremo. Dopo una lunga selezione, entra nella rosa dei dodici finalisti ma alla fine i tre posti disponibili per il Festival vengono assegnati ad altri interpreti. L’esperienza è comunque gratificante e Noemi si fa trovare pronta quando iniziano i provini per l’edizione 2008 del talent show di Rai 2 “X Factor”. Viene scelta ed entra a far parte della squadra capitanata da Morgan. Con un percorso in crescita costante, Noemi si mette in luce e arriva, come unica interprete femminile, alla soglia della finale. L’inedito che presenta a “X Factor” colpisce immediatamente critica e pubblico: si tratta di “Briciole”. La canzone arriva al primo posto nella classifica ufficiale del download dei singoli e porta successivamente l’ep, che esce nell’aprile 2009, a conquistare il disco d’oro.

A maggio Noemi ha la straordinaria opportunità di aprire il concerto dei Simply Red agli Arcimboldi di Milano e a giugno, allo Stadio di San Siro, è sul palco del grande concerto “Amiche per l’Abruzzo”, dove canta con Irene Grandi, Dolcenera e Syria. Ad agosto è tra gli artisti che con Zucchero partecipano al “Concerto per Viareggio”, in memoria delle vittime della strage avvenuta nella città toscana a giugno.

Noemi trascorre l’estate in giro per l’Italia con il Tour di “X Factor” e con i suoi concerti.

Per info 392 6262642

Nicoletta Curradi

Barberino Valdelsa: il telescopio di Galileo a Torre Luciana


Sabato 28 novembre, in occasione del 400° anniversario del primo disegno della superficie lunare è in programma, sul piazzale di Torre Luciana a partire dalle ore 21 l'
Osservazione in parallelo del cielo.

Il cielo sarà guardato con una fedele riproduzione del telescopio usato per le prime osservazioni astronomiche della storia che verranno confrontate con le immagini di un moderno telescopio collegato "in parallelo".
La serata è aperta a tutti, senza bisogno di prenotazione e gratuita.

Martedì 1° dicembre invece, presso la sede della Società Astronomica Fiorentina 
interverrà Paola Secciani con delle letture della poesia di Galileo Enimma, che attraverso il suo percorso scientifico ed umano giunge alla definizione della "duplicità" dello scienziato, quale rappresentante della tradizione scientifica aristotelica, ma nel contempo anche eversore dell'aristotelismo.
Un breve cenno ai trattati, alle scoperte, al contesto in cui opera per comprendere quale sia il cammino che lo conduce verso la condanna ed alla abiura delle sue idee.
La serata è aperta a tutti, senza bisogno di prenotazione ed è gratuita.

Poggibonsi: apre con musica lo spazio ristoro al Cassero


Sabato 21 novembre alle 18.00 inaugurazione dello spazio ristoro del Cassero della Fortezza Medicea.

Per l'occasione è prevista l'apertura straordinaria del Museo archeologico a cura di Archeoval e musica jazz con Lello pareti (contrabbasso) e Mirco Mariottini (clarinetto).
 
L'appuntamento (ad ingresso libero) è aperto a tutti e impagina la nuova apertura del ristorante e del bar della Fortezza di Poggio Imperiale.
 
La Fondazione E.l.s.a. (Espressioni Linguaggi Spettacoli Azioni) ha affidato la gestione dello spazio allo staff dell'Antica Osteria di Vico che promette di accompagnare l'attività gastronomica anche con l'organizzazione di iniziative a carattere culturale.
 
Il punto ristoro, che adesso si chiama semplicemente "Al Cassero", è posto nella parte alta della struttura situata sulla sommità della collina di Poggiobonizio che sovrasta il centro abitato di Poggibonsi, di fronte alla basilica di San Lucchese.
Dispone di due sale per un totale di cinquanta posti  circa e di uno spazio antistante utilizzabile per attività  all'aperto (ricevimenti, cerimonie e ristorazione in genere).
Il locale bar, di quasi venti metri quadrati, si trova poco dopo l'ingresso alla Piazza d''Armi del Cassero, con possibilità di poter utilizzare una parte della Piazza per attività all'aperto.
 
Si può usufruire dello spazio ristoro, tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 12 alle 15 e dalle 19 alle 24.  Il bar è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) e servirà anche pranzi veloci e informali.
 
Per i visitatori del Cassero, del Museo e del Parco Archeologico ci sarà così la possibilità, tramite il nuovo servizio, di poter prolungare od organizzare in maniera diversa la permanenza nel complesso della Fortezza Medicea.
 
Per informazioni "Al Cassero" 0577937134. Fondazione Elsa 0577983067
 

 

Firenze: musica nei mercati per Natale


Dopo il successone registrato dalla prima rassegna di settembre, durante la quale sei concerti hanno fatto rivivere i mercati storici di Firenze anche di sera, con la collaborazione dei commercianti, l’Associazione Arte & Mercati, in collaborazione con Comune di Firenze, Confesercenti e il Teatro Comunale, propone una nuova serie di iniziative per rivivere l’atmosfera magica del Natale
 
Il primo concerto sarà collegato al Mercato natalizio tedesco (il Weihnachtsmarkt) che per l’ottavo anno allestirà le sue 50 casette di legno in piazza Santa Croce, dal 2 al 20 dicembre, ed offrirà arredi per l’albero di Natale e per il presepe, regali artigianali, prodotti alimentari tipici, vino speziato, birra, wurstel e dolci tradizionali.
In questo contesto, domenica 13 dicembre alle ore 16, il Museo dell’Opera di Santa Croce ospiterà le “Musiche e Canti Natalizi dal Mondo” eseguiti dal coro “Ragazzi Cantori di Firenze” diretto da Marisol Carballo e dall’orchestra “Landini Strings” diretta da Janet Griffi.
 
Il fine settimana successivo saranno i due itinerari “Poesia e suoni del Natale” a collegare fra di loro i diversi mercati storici a suon di zampogna, lo strumento natalizio per eccellenza. Due zampognari-poeti in rigoroso costume andranno per i mercati a suonare le musiche tradizionali del Natale, trasformandosi in scatenati cantastorie, appassionati o comici, e affrontandosi in un “duello” in versi (ottave) nella migliore tradizione toscana, coinvolgendo i presenti.

Primo itinerario: sabato 19 dicembre
Mercato della Loggia del Porcellino (ore 15), piazza della Repubblica (ore 15.30), piazza Duomo (ore 16), Mercato di San Lorenzo (ore 16.30)

Secondo itinerario: domenica 20 dicembre

Loggia del Pesce – piazza dei Ciompi (ore 15), piazza Sant’Ambrogio (ore 15.30), Mercato di Sant’Ambrogio (ore 16), Mercato Natalizio Tedesco in piazza Santa Croce (ore 16.45).
 
Ulteriori dettagli saranno disponibili a breve sul sito www.artemercati.com

Firenze: ad Artcaffè nuova mostra di Monica Fossi


Dal 28 Novembre al 18 Dicembre 2009
Un nuovo evento artistico di'Collage' Monica Fossi Giannozzi
Presso ARTECAFFE' Via Masaccio, 24/Ar. - Firenze con orario 9-19 e con al chiusura Domenicale, Monica Fossi Giannozzi all'interno dell'Artecaffè espone alcune opere realizzate con la tecnica del collage: attraverso l'assemblaggio di materiali diversi come fotografie, ritagli di stoffa, riviste, giornali, l'artista crea un mondo metafisico e surreale popolato da elementi fiabeschi dove scacchiere, carte da gioco, orologi, fanciulle dormienti sono soggetti ricorrenti.
Monica Fossi Giannozzi epone all'interno dell'Artecaffè anche alcuni ritratti elaborati unendo materiale fotografico personale con elementi della pittura classica e moderna.
Sicuramente è una tra le piu' preparate e valide nel sttore, questa è un'occasione per poterla conoscere meglio.
DEL BIMBO FABRIZIO

lunedì 23 novembre 2009

Si è parlato di federalismo e cooperazione a Firenze


Si è svolto sabato 21 novembre al Palaffari di Firenze il convegno su "Federalismo e cooperazione per valorizzare il territorio", organizzato da Confcooperative Toscana in collaborazione con la Federazione Toscana Banca di Credito Cooperativo. Ad introdurre il tema fondamentale del convegno il Prof. Paolo Caretti, docente di Diritto Costituzionale all'Università di Firenze.
L'evento ha rappresentato un'opportunità preziosa per riflettere, in occasione dell'ultimo atto delle celebrazione del cinquantenario della "ricostituzione" della Federazione Toscana Banca di Credito Cooperativo, sui cambiamenti che deriveranno dalla Riforma del Titolo V della Carta Costituzionale e dal federalismo fiscale che porterà alla regionalizzazione delle strutture del Governo Centrale. Un convegno voluto per iniziare a pensare al modo migliore di tutelare le cooperative appartententi all'associazione toscana, visti i cambiamenti in atto e a venire.
L'incontro si è concluso con la presentazione del libro commemorativo del credito cooperativo toscano dal titolo "La ragione e l'anima" realizzato dal Prof. Pietro Cafaro dell'Università Cattolica di Milano.

Fabrizio Del Bimbo

Non solo Chianti e Brunello: anche i vini della Valtellina "pretendono" il loro spazio nel panorama vinicolo italiano



Lo splendido centro termale Spa & Benessere del Grand Hotel Bagni Nuovi di Bormio (SO) ha ospitato in un’insolita, primaverile serata di novembre, un’originale degustazione di vini della Valtellina, abbinati a piatti tipici preparati da rinomati chef: gli ospiti, rigorosamente in costume da bagno e accappatoio candido, si sono aggirati, curiosi e senza fretta (se no, che benessere sarebbe?) tra i vari banchi di assaggio dei produttori quali Salis, Caven, Balgera, Prevostini, Bettini e molti altri. Dei vini valtellinesi e delle loro qualità organolettiche si era parlato poco prima nel Salone da Ballo dell’Hotel in un interessante convegno condotto dal Presidente del Consorzio Vini Valtellina. L’antico stile dei Romani è stato riproposto oggi come 2000 anni fa: infatti i Bagni di Bormio offrono dal I sec. a.C. la filosofia delle terme romane, insieme a due storici hotels a 5 stelle, riportati pochi anni fa al primitivo splendore. Oltre 70 tipi di pratiche termali, con vasche e piscine all’aperto con acqua calda, accessibili anche sotto una bella nevicata, fanno parte dell’offerta del Gruppo QC Terme, che aprirà il 5 dicembre anche a Monza, e già esiste a Pré St.Didier e a Milano (Info: www.qcterme.it).
Ma torniamo a parlare un po’ dei vini valtellinesi, che raccontano molto di sé e del territorio da cui traggono origine: il Sassella è connotato dalla natura rocciosa della zona, la più nota della Valtellina, nel cuore del versante terrazzato, adattato dall’uomo nei secoli alla coltivazione della vite con il riporto di terra fertile dal fondovalle. L’ottimale esposizione al sole porta a giusta maturazione le uve di Nebbiolo. Inferno è invece il suggestivo nome della più piccola sottozona DOCG Valtellinese: 55 ettari circa di terrazzamenti vitati, molto rocciosi e difficili da raggiungere. Il circuito dell’Inferno unisce il fondovalle con la mezza costa del versante retico. Il vino prodotto qui è considerato il più austero tra i Valtellina Superiore.
I Vinautori, alias Pietro Triacca e Stephan Keller, di Madonna di Tirano, producono vini che non hanno nulla di tradizionale: sauvignon bianco è il vitigno di “Saga”, vino che ben si accompagna ai pizzoccheri valtellinesi. Anche il Nebbiolo vinificato con metodi moderni dà ottimi risultati con il “Virtù”, adatto all’invecchiamento ed abbinabile al taroz, altro piatto tipico locale. L’ultimo prodotto è un Syrah proveniente dal sud della Francia, misto a Nebbiolo: il “Sirano” ha un gusto fruttato e fresco. Invece “Garibalda” intende diventare uno dei migliori Syrah italiani.
L’azienda Conti Sertoli Salis produce il vino più singolare e raro della Valtellina: lo sforzato “Canua”, rosso secco, di corpo, elegante e armonico già dopo 4-5 anni di invecchiamento. Si ottiene dopo un lungo appassimento di uve Nebbiolo Chiavennasca, lasciate fino a gennaio in solaio per concentrare aromi, tannini nobili e zuccheri.
Quindi, non ci sono solo Chianti e Brunello, ma anche un’ottima scelta tra i vini della Valtellina.

Info: www.consorziovinivaltellina.com

Nicoletta Curradi

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