martedì 15 marzo 2011

Il restauro del Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico in San Marco


L'esposizione, che ha inizio il 22 di marzo 2011 e terminerà il 12 giugno, è incentrata sul Tabernacolo dei Linaioli del Beato Angelico, che ritorna in sede dopo un lungo e complesso restauro compiuto dall’Opificio delle Pietre Dure, con il sostegno finanziario di A.R.P.A.I. e di Banca Intesa San Paolo. Rientra, quale sezione distaccata, nella manifestazione espositiva di Restituzioni 2011 che avrà sede nella Sala Bianca di Palazzo Pitti.
La presentazione dell’opera e del suo restauro, organizzata dalla Soprintendenza con l’Opificio delle Pietre Dure, è resa possibile dal contributo finanziario offerto da Banca Intesa San Paolo e Banca CR Firenze.
Prima di ricollocare il Tabernacolo nella sua sede nella Sala dell’Ospizio, entro la cornice marmorea disegnata da Lorenzo Ghiberti, anch’essa restaurata dall’Opificio, esso sarà esposto al pubblico nella Biblioteca Monumentale di Michelozzo, uno spazio particolarmente idoneo ad esaltare le qualità prospettiche del dipinto e l’imponenza della sua composizione, permettendone una visione completa e ravvicinata.
La predella, sarà esposta separatamente per consentire, anche in questo caso, un migliore esame ravvicinato.
Il pubblico avrà, inoltre, la possibilità di condurre un’esplorazione interattiva di tutta l’opera, attraverso una postazione multimediale con touch-screen, potendo così raggiungere anche gli splendidi dettagli decorativi, difficilmente apprezzabili ad occhio nudo.
L’esposizione dell’opera sarà corredata da apparati informativi e didattici, che illustreranno i risultati di ricerche e di studi. L’attenzione del pubblico sarà richiamata, tramite un video, sul complesso intervento di restauro subito dall’opera e sulle informazioni relative alla tecnica esecutiva, particolarmente interessanti per la rappresentazione dei tessuti. L’esposizione di frammenti di tessuti di epoca rinascimentale nelle vetrine presenti nella Biblioteca consentirà di formulare associazioni e confronti tra i tessuti reali e quelli dipinti.
Un altro video introdurrà lo spettatore alla storia dell’opera e dell’edificio che la ospitava, la Residenza dell’Arte dei Rigattieri, Linaioli e Sarti, situata nel cuore antico di Firenze, andato distrutto nel corso delle demolizioni ottocentesche del Vecchio Centro. Nell’occasione, il riferimento storico alla Residenza perduta troverà concretezza nell’esposizione di alcuni documenti cartacei e figurativi.
In occasione della mostra sarà anche allestito un percorso museale speciale, con apparati informativi dedicati ad alcuni straordinari reperti e arredi provenienti dalla distrutta Residenza dell’Arte e conservati a San Marco, negli ambienti al piano terreno del Museo che accolgono dalla fine dell’Ottocento la sezione di Firenze Antica relativa ai reperti salvati dalle demolizioni del Vecchio Centro della città.


Nicoletta Curradi

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