giovedì 12 giugno 2008

Presentata l' XI edizione di Utopia del Buongusto

UTOPIA DEL BUONGUSTO Primo esperimento internazionale di vita godereccia (XI Atto)
Capannoli, Peccioli, Terricciola, Palaia, Casciana Terme, Montopoli Valdarno, Lari, Vicopisano, Pontedera, Bientina, Cascina, Crespina, Santa Maria a Monte, Montecatini Val di Cecina, Pomarance, Livorno, Montelupo Fiorentino, Reggello, Terranuova Bracciolini e Montevarchi.
L'evento è stato presentato alla Cité a FIrenze, in Borgo San Frediano l'11 giugno.

59 SERATE DI CENE E TEATRO TRA GIUGNO E SETTEMBRE 2008

Da un’idea di Andrea Kaemmerle

Direzione Artistica ed Organizzazione: Associazione Internazionale di Teatro Guascone

in collaborazione con Sentiero diVino, Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti) e Teatro delle Forme
Dopo aver festeggiato dieci anni di vita, ecco l’undicesimo atto del primo esperimento internazionale di vita godereccia, ovvero il festival Utopia del Buongusto di Teatro Guascone (Pontedera – Pisa) che anche per il 2008 promette un pieno di serate a base di cene e Teatro. Ben cinquantanove, disseminate per tutta la Toscana da giugno fino a settembre in venti comuni tra le province di Livorno, Pisa, Firenze ed Arezzo.
Novità, tornano i libri, grazie alla nuova collaborazione con il Cospe (Cooperazione per lo sviluppo dei paesi emergenti).
Ad ogni spettacolo saranno presentati ben cento titoli sostenuti da Cospe e da chi, agli esordi della rassegna, con l’attività di “Pulmilibro” era stato compagno di viaggio del festival.
Ci saranno pubblicazioni sui temi dell’antirazzismo, della cooperazione, dei diritti d’uguaglianza e pari opportunità, dell’intercultura, del plurilinguismo. Non mancheranno momenti per dialogare con autori e lettori. Saranno presentati i progetti del Cospe in Brasile (Circo de Todo Mundo, concepito dal 1991 per i ragazzi di strada), in Palestina (Radio Shabab, condotta dai giovani del luogo) e in Cina (la costruzione di una scuola in un villaggio della minoranza Miao).
“Utopia del Buongusto” sarà un viaggio teatral-gastronomico per aie, frantoi, cortili e sagrati, sempre pronto a sedurre il pubblico con cibi ancora un po’ più buoni e spettacoli ancora un po’ più belli. Una promessa per chi incontra solo adesso la manifestazione diretta da Andrea Kaemmerle. L’atmosfera informale e birbante dei primi anni c’è sempre, ancora la stessa voglia di incontrare persone, accompagnarsi nelle notti di estate e coltivare semi di umanità.
“Sono passati 11 anni e siamo ancora qui – spiega Andrea Kaemmerle - dopo più di 500 serate (arriveremo a 560 il 26 settembre) ancora a proporre spettacoli nei luoghi più belli e meno frequentati della Toscana, ancora in compagnia di spettacoli semplici e bellissimi”.
Utopia si propone ancora come la più grande rete regionale di Teatro all’aperto, più che un evento raro, una buona abitudine normale e semplice.
Compagni di viaggio si confermano i piemontesi del Teatro delle Forme (Carignano – Torino) con il loro Festival “Sentiero Di Vino” che si sviluppa in molti piccoli comuni molto simili, per qualità della vita e vocazione turistica, ai bellissimi borghi di Utopia. Saranno ospiti con alcuni loro spettacoli. Una sana amicizia, uno stesso modo di produrre cultura che unisce sempre di più.
Utopia è un antidoto alla solitudine, al mondo frettoloso e distratto, Utopia è fatto di speranze, di idee, di pensieri e cultura. Quella cultura che si può toccare, quella che migliora la vita, che illude piacevolmente, la cultura a cui affidare le speranze per tempi meno crudeli ed egoisti. La cultura fatta di persone dirette ed oneste, quelle che con il loro lavoro si mettono a rischio, che accettano il pericolo.
“Dopo undici anni – sottolinea Andrea Kaemmerle - facciamo un po’ di chiarezza: Utopia odia gli snob dell’intelletto allo stesso modo dei cabarettisti televisivi, Utopia è un’idea così semplice e “normale” che non fa felice i politici che vivono di mode, di aggettivi, di cavilli e postille.
Preparatevi a 59 serate di godimenti per testa, cuore e pancia. Armatevi di curiosità, un golfino per le serate più fresche e la voglia di assaporare sogni e storie. Via ancora per valli e montagne, a 2 metri dal mare o in cima ad una vetta . Sono felice di potervi presentare alcune decine di ottime compagnie da tutta Italia, felice di poter chiudere ancora con i nostri motti che ci hanno accompagnato, si può solo godere o soffrire, godicchiare non è serio ed un po’ di dolcezza per resistere.
Temo per i parassiti della cultura (quelli che spendono i soldini di tutti per pubblicare le loro argute riflessioni su come si sbucciano i piselli) che andar per aie e piazze ci piaccia cosi tanto da farci diventare un po’ più cattivelli e birboni. Mi spiace, abbiamo preso il vizio, siamo emozioni-dipendenti, il freddo sapere ed il tiepido vivere ci sconviene”.



Nicoletta Curradi

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