venerdì 23 gennaio 2009

LA LEBBRA UNA MALATTIA DA SCONFIGGERE

Vinciamo insieme la partita contro la lebbra.
Il 24 e 25 gennaio la solidarietà sarà protagonista negli stadi italiani
Il mondo del calcio si mobilita, domenica 25 gennaio, in favore dei malati di lebbra. Per un giorno, sotto i riflettori degli stadi italiani vi saranno i 10 milioni di persone che nel mondo, nei paesi più poveri del pianeta, soffrono per le conseguenze di una delle malattie più terribili e trascurate: la lebbra. L'iniziativa di solidarietà, promossa dall'AIFO per la 56a Giornata mondiale dei malati di lebbra, ha incontrato la generosa adesione dell'AIAC (Associazione italiana degli allenatori di calcio) e della Lega Calcio, che ha permesso l'ingresso in campo, nel turno di campionato del 24-25 gennaio, di uno striscione con lo slogan "Vinciamo insieme la partita contro la lebbra", in tutti gli stadi di serie A e B.
La lebbra è una malattia da cui oggi si può guarire con facilità grazie ai farmaci, ma che colpisce ancora oltre 250.000 persone ogni anno nel mondo. Un problema ignorato dai mass media perché lontano dalla nostra vita di ogni giorno, e tuttavia ancora drammaticamente attuale, un male che ancor più delle altre malattie dimenticate testimonia la condizione di povertà estrema, la privazione dei più elementari diritti sociali e sanitari che colpisce gran parte dell'umanità.
La dignità e la bellezza di ogni persona trovano una delle più nobili espressioni nello sport: nasce da qui la scelta dell'AIAC di sostenere l'AIFO, per il secondo anno consecutivo, nelle iniziative della Giornata mondiale dei malati di lebbra. Lo sport è promotore di valori etici e sociali, fattore di sviluppo della persona e della società, strumento di affermazione del diritto fondamentale di ciascuno a vivere con pienezza la propria esistenza, unione del corpo e dello spirito per una realizzazione completa della nostra umanità. E' per questo che assume una particolare importanza il sostegno dell'AIAC e quello, confermato anch'esso per il secondo anno, della Lega Calcio, che ha concesso all'AIFO di promuovere la Giornata mondiale dei malati di lebbra negli stadi in occasione della giornata di campionato del 24 e 25 gennaio 2009, per mezzo di uno striscione che sarà esposto al centro del campo prima dell'inizio delle partite e di una sciarpa che gli allenatori indosseranno durante e dopo la partita.
Significativo, a tale proposito, il messaggio rivolto all'AIFO dal dott. Renzo Ulivieri, Presidente AIAC, lo scorso gennaio: "Trovo bellissimo leggere sotto il simbolo dell’Aifo, una frase illuminante: «dal 1961 con gli ultimi». Una vita con gli ultimi. Pensare che il mio mondo (e non solo quello), il calcio professionistico, è portato solo a ragionare in funzione dei primi. E invece la partita vera da vincere, quella per la vita, quella contro una malattia terribile, è la vostra. Mi piacerebbe dire in questa occasione, con pudore e orgoglio, la nostra".
Oggi la Giornata mondiale dei malati di lebbra continua a rappresentare per l’AIFO un impegno fondamentale per dar voce agli Ultimi. Ogni anno i volontari AIFO organizzano in tale giornata la distribuzione del Miele della Solidarietà, allestendo banchetti in centinaia di piazze italiane e coinvolgendo altre associazioni, istituzioni, cittadini.
Anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e il Santo Padre, hanno rivolto un saluto all'AIFO per tale ricorrenza, a testimonianza del ruolo di primo piano che l'AIFO continua a ricoprire a livello internazionale.
Per informazioni sull'AIFO e sul suo impegno contro la lebbra, si può consultare il sito www.aifo.it, o telefonare al numero verde 800 550303.
DEL BIMBO FABRIZIO

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