martedì 20 luglio 2010

Il 31° Festival internazionale di Montalcino


E'iniziato il 19 luglio e fino al 1 agosto 2010 il 31° festival internazionale di Montalcino con la direzione artistica Hilenia De Falco.
Con la compagnia “Teatro de los sentidos” di Enrique Vargas apre la trentunesima edizione del Festival Internazionale di Montalcino, rassegna di spettacoli, laboratori, incontri, cene teatrali. Il tema di questa edizione, che per la prima volta è diretta da Interno 5, è la Memoria. Memoria declinata nelle sue varie sfumature: memoria della terra, come nel laboratorio “Il viaggio dell’uva” di Vargas che si concluderà con rappresentazione aperta al pubblico; memoria della parola in “Delirio amoroso” di Licia Maglietta che riporta in scena le poesie dell’indimenticata Alda Merini; memoria della diversità nella residenza artistica affidata a Benedetto Sicca per lo studio “Il principe Jorgos” su Katzelmacher di R. W. Fassbinder; e memoria del teatro con il workshop “Commedia” tenuto da Giorgio Barberio Corsetti.
Particolarmente calzante, quest’ultimo richiamo, alla cifra nuova e antica della kermesse che viene affidata alla direzione di Interno 5, gruppo erede di quell’idea di teatro “a bottega” che il fondatore Paolo Coccheri ha voluto imprimere alla manifestazione. Coccheri racconta il passaggio di testimone con il gruppo napoletano: “Negli anni '70 realizzai il sogno di costituire un'Accademia teatrale di alto perfezionamento, sull'esempio di quella Chigiana, qui a Montalcino. Quando il sindaco mi ha richiamato per ripristinare il Festival, dopo trent'anni, ho pensato subito ad Interno 5. Un sodalizio di professionisti del teatro “a bottega”, capaci di riprendere lo spirito originario della manifestazione”. In continuità con l’opera felicemente svolta dalle istituzioni di Montalcino nel mantenere viva la tradizione del Festival, il ritorno al motivo originario di un’officina teatrale sarà la linea del nuovo corso artistico del gruppo diretto da Hilenia De Falco, che dice: ““ riteniamo che la memoria sia il fondamento di ogni sperimentazione sia artistica che organizzativa, un punto di partenza imprescindibile per un festival che vuole essere pedagogico e di creazione allo stesso tempo. L’obiettivo è ripartire da questa trentunesima edizione per fare del Festival di Montalcino un evento atteso, terreno di nuove scoperte della scena e della pedagogia teatrale internazionale”.
Momento centrale della kermesse, come sempre nell’attività di Interno 5, è il laboratorio. Luogo di apprendimento, di confronto, di tradizione di esperienze, di ideazione di progetti futuri, il modello di workshop si arricchisce trasformandosi in residenza, in virtù della splendida cornice paesaggistica e strutturale di Montalcino, rinomata località di soggiorno nel cuore della campagna senese, nota nel mondo per il patrimonio naturalistico ed enogastronomico. Gli attori saranno ospiti, a prezzi di convenzione, degli alberghi del borgo montalcinese per creare quella comunione con il territorio che è elemento cardine di ogni momento culturale. Parla l'assessore alla Cultura Maresa Magini: “La cultura è un volano per il tessuto sociale ed economico del nostro paese. Nonostante la situazione critica delle finanze comunali, abbiamo scommesso sul teatro per riportare a Montalcino una grande manifestazione internazionale. Coerentemente ai corsi di teatro per bambini che da tempo finanziamo nelle scuole, vorremmo fare di Montalcino una vera e propria officina teatrale italiana”. Conclude il sindaco di Montalcino, Maurizio Buffi: “Da più parti ci veniva la richiesta di recuperare la tradizione, che si era un po’ affievolita, dell’alta formazione di teatro di Montalcino. Perciò con un notevole sforzo economico abbiamo inteso costruire una kermesse di prestigio, come testimoniano le presenze internazionali, vedi Vargas. In questo ci è piaciuto sostenere l’operato di Interno 5, gruppo di giovani professionisti del teatro dall’entusiasmo contagioso”.
Del Bimbo Fabrizio

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