venerdì 9 luglio 2010

Segni di ripresa a Pitti Filati



E' stato stilato un primo bilancio per Pitti Immagine Filati, manifestazione fiorentina conclusasi l'8 luglio i dati parziali sull'affluenza, registrati l'ultimo giorno alle 12, indicano una chiusura a quota 5.100 presenze (+4% rispetto alle 4.900 del luglio 2009), con un +10% alla voce compratori esteri e una sostanziale stabilità dall'Italia. 2.500 gli ingressi al salone concomitante Prima Moda Tessuto, promosso da Pratotrade, in crescita sui precedenti appuntamenti.
"È un Pitti Filati che va ben oltre le aspettative iniziali - commenta Raffaello Napoleone, a.d. di Pitti Immagine - e che rappresenta un'importante, energica conferma dei dati relativi alla filatura italiana nei primi mesi del 2010 (secondo Sistema Moda Italia, nel periodo gennaio-marzo la produzione industriale del settore ha messo a segno un +8,6%, ndr)". Napoleone afferma che il dinamismo avvertito in Fortezza da Basso è un segnale inequivocabile di quanto la maglieria sia tornata di grande tendenza sul mercato e dell'importanza dei filati italiani nella fascia più alta della produzione.
Come precisa l'a.d., lo Spazio Ricerca - intitolato "Move" e realizzato da Angelo Figus e Nicola Miller, coadiuvati dagli allievi del Polimoda - ha riscosso una notevole attenzione, così come la prima edizione del concorso per gli stilisti emergenti Feel the Yarn, vinto da Viola Widjaja, studentessa della Fachhochschule di Trier in Germania.
Gli organizzatori hanno raccolto alcuni pareri-lampo di "addetti ai lavori", tra cui quelli di Massimiliano Giornetti (direttore creativo di Salvatore Ferragamo), che oltre a esprimere apprezzamento per l'evento, ha tracciato un identikit della maglia del prossimo inverno, ricca nell'aspetto ma leggera nei pesi. Ciara Walsh, knitwear designer per Marc Jacobs, ha notato una crescente flessibilità da parte degli espositori a livello di servizio, quantitativi di ordini e personalizzazione dei colori.
Morale alto anche nell'area di Prima Moda Tessuto, con 57 brand italiani e stranieri con i tessili per l'abbigliamento dell'autunno-inverno 2011/2012: come informa Pratotrade, i 2.500 operatori intervenuti - dal nostro Paese, ma anche da Inghilterra, Germania, Spagna, Grancia, Usa, Giappone e Corea - sono la conferma del fatto che si sta instaurando un clima di fiducia.

Nicoletta Curradi

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