giovedì 5 marzo 2009

IN RICORDO DI GIUSEPPE GIUSTI

Giuseppe Giusti (1809-1850): Un poeta del Risorgimento italiano
Scrittore, poeta e intellettuale non solo di rilievo nazionale ma anche internazionale, Giusti fu uno dei maggiori protagonisti della letteratura italiana di primo Ottocento e delle vicende del protorisorgimento in Toscana. Nato a Monsummano Terme (PT) il 13 maggio del 1809, Giusti si laureò alla facoltà di Giurisprudenza di Pisa nel 1834. In quello stesso anno si trasferì a Firenze, dove s’inserì nel gruppo dei liberali toscani. Per dieci anni fece di Firenze il centro della sua vita affermandosi sempre più come poeta: per di più di notorietà nazionale dopo che nei primi anni quaranta cominciò a pubblicare personalmente raccolte delle sue poesie, che del resto già circolavano ampiamente. Tra i suoi Scherzi satirici vanno ricordati il Sant’Ambrogio, Lo Stivale, La ghigliottina, L’Incoronazione, Il Papato di Prete Pero, il Re Travicello. Il 1844 e il 1845 furono anni di viaggi a Roma, a Napoli, infine a Milano ospite di Manzoni. Nel 1847 cominciò la breve partecipazione politica del Giusti, in piena sintonia con l’impostazione di tutta la sua poetica satirica, pervasa di spirito di libertà e di indipendenza; e quando il Granduca concesse la Guardia civica, Giusti ne divenne maggiore. Nel 1848, dopo la trasformazione del Granducato di Toscana in Stato costituzionale, Giusti venne eletto deputato di Borgo a Buggiano. Ma, all’inizio del ’49, dopo l’abbandono della Toscana da parte del Granduca Leopoldo II, ostile al progetto del Montanelli di Costituente italiana, anche Giusti si ritirò e assisté sgomento alla catastrofe delle speranze nazionali e liberali. Giusti si spense pochi mesi dopo appena quarantenne il 31 marzo 1850, stroncato dalla malattia che l’aveva tormentato per quasi tutta l’esistenza.
Il bicentenario si propone di riproporre e far conoscere soprattutto ai giovani un poeta e scrittore che fu il più acuto interprete critico della società toscana negli anni del Risorgimento.
Le manifestazioni si articoleranno tra il marzo 2009 e il febbraio 2010 e saranno dedicate:
a incontri di studio sull’uomo, le opere e il suo tempo
al recupero delle edizioni di riferimento non più disponibili da tempo
a nuove edizioni di testi, come la raccolta di proverbi
a lezioni e letture dedicate agli studenti delle scuole medie superiori e dell’università.
Il progetto prevede il sostegno di più istituzioni culturali che forniscano il supporto logistico e funzioni da catalizzatori dell’iniziativa, individuabili principalmente nell’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Italianistica), nell’Accademia della Crusca, che già coordina gruppi di giovani studiosi esperti in censimenti e indicizzazioni lessicali, nella Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, che custodisce la maggior parte delle carte autografe di Giuseppe Giusti.
Quanto agli studiosi, il progetto potrà giovarsi di docenti ed esperti da anni attivi nella ricerca su Giusti, o sulla letteratura e sulla storia dell’Ottocento o in ambiti strettamente collegati alla sua problematica culturale.
DEL BIMBO FABRIZIO

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