mercoledì 25 marzo 2009

NUOVE IMPRESE ENTRANO NELL'UIST


Altre due prestigiose realtà toscane, celebri per la propria eccellenza vitivinicola, entrano a far parte della UIST – Unione Imprese Storiche Toscane, l’associazione che dal 2000 riunisce i marchi ultracentenari testimoni della storia e dell’identità economica della nostra Regione.
Le due new entry in casa UIST si chiamano Fattoria di Artimino e Luigi Cecchi & Figli, le cui adesioni saranno formalizzate nel corso della prossima assemblea annuale, in programma giovedì 26 marzo (ore 18.30) nella sede della Fondazione Palazzo Strozzi, con la quale è allo studio un progetto di stretta collaborazione su eventi legati al patrimonio culturale fiorentino e toscano.
Con l’ingresso di Fattoria di Artimino e Luigi Cecchi & Figli diventano 25 le imprese componenti la UIST, articolate nelle province di Firenze (20), Siena (4) e Livorno (1). Un importante allargamento, su scala numerica e territoriale, che ha già portato nei primi mesi del 2009 all’affiliazione della Luigi Salvadori (Scandicci) e della Grevi Mode (Signa).
Il nome di Artimino è legato a quello della bellissima Villa Medicea, costruita nel 1596 per volere del Granduca Ferdinando I de' Medici su progetto dell’architetto Bernando Buontalenti, ed ancora immersa nei suoi 732 ettari: 70 di nobili vitigni (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Canaiolo, Trebbiano, San Colombano, Mammolo, l’Occhio di Pernice), e altri 150 a oliveto con 23.300 piante che consentono di ottenere un rinomato olio extravergine. Quella di Artimino è una produzione ‘storica’ di altissima qualità (ricordiamo che a questo territorio si riferisce il Bando del 1716 emanato da Cosimo III dè Medici quale primo esempio legislativo di "denominazione di origine") e che ha sempre saputo conservarsi anche grazie a investimenti tecnologici (come quelli che hanno coinvolto i 2500 mq delle cantine).
Anche la Luigi Cecchi & Figli è un altro marchio storico del settore vitivinicolo toscano, con sede a Castellina in Chianti. Un marchio legato al nome della famiglia Cecchi, che dal 1893 è stata protagonista nell’evoluzione del mondo del vino sia come prodotto che come filosofia. Cecchi conta oggi circa 300 ettari di vigneti, dislocati in quattro zone diverse del centro Italia: Chianti Classico, San Gimignano, Maremma Toscana e Umbria. Con la vocazione alla vite come denominatore comune di queste terre, e con l’incessante ricerca di innovazione insita nel dna di questa famiglia di imprenditori, l’azienda – che è oggi in mano a Cesare e Andrea - si è dotata delle strutture più all’avanguardia per ottimizzare ogni singola parte del processo produttivo. L’attenzione per il dettaglio ha portato Cecchi nel 1997 ad essere una delle prime aziende certificate ISO 9001:2000, nel 1999 BRC ( British Retail Consortium), e dal 2005 IFS (International Food Standard), tutte certificazioni che garantiscono un controllo di qualità per il mercato nazionale e internazionale.
DEL BIMBO FABRIZIO

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