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sabato 23 maggio 2009
UNA NUOVA SPLENDIDA MOSTRA AL MUSEO EGIZIO DI FIRENZE
Inizia il 24 maggio e termina il 19 giugno 2009 una meravigliosa mostra di reperti archologici prsso il Museo Egizio di Firenze intitolata
'IL TEMPIO DI OSIRIDE SVELATO'
L’antico Egitto nell’Osireion di Abydos.
L'inaugurazione è prevista per domenica 24 maggio ore 11
Con degustazione di prosecco gentilmente offerto da Más De Fer
Per il Museo Archeologico di Firenze è una eccezionale mostra
fotografica e scenografica di Paolo Renier, affiancata a reperti archeologici del Museo Egizio di
Firenze completamente dedicata al sito archeologico di Abydos.
Attraverso un percorso storico, politico e religioso che si dipana tra suggestive gigantografie e imponenti
pannelli, disposti a simulare l’ambiente dei templi di Abydos, il visitatore - aiutato anche da testi
esplicativi e da accurate piantine - sarà condotto alla scoperta dell’antica civiltà dei faraoni dalle prime
dinastie, fino agli splendori dell’epoca di Ramesse II.
Le ultime importanti scoperte archeologiche fatte proprio in questa località dal geologo-archeologo
americano James Westerman, puntualmente documentate nella mostra, confermano il valore storico del
sito e la rilevanza sociale che i santuari di Abydos (e i riti che vi si svolgevano) ricoprivano nell’Egitto
antico.
Si è voluto accostare alla ricostruzione
scenografica di Renier alcuni reperti
archeologici del Museo Egizio di Firenze, che
testimoniano il culto e la particolare devozione di
cui era oggetto il dio Osiride in ambito funerario:
oltre alle immagini dei due faraoni protagonisti
dell’attività architettonica del luogo, Sethy I e
Ramesse II, vengono esposte alcune stele databili
dal Medio Regno fino all’Epoca Romana
provenienti dal sito di Abydos, come
testimonianza della venerazione a Osiride
presente nel luogo.
Il fotografo Paolo Renier
Ministero per i Beni
e le Attività Culturali
Soprintendenza
per i Beni Archeologici
della Toscana
Museo Archeologico
Nazionale di Firenze Museo Egizio di Firenze
Paolo Renier ha rivolto la sua arte all’antica Abydos, città il cui nome rievoca subito le origini della storia
faraonica, nonché il particolare culto per il dio Osiride che qui vi era praticato. Come è noto ad Abydos
sono state trovate le tombe dei faraoni delle prime due dinastie, risalenti agli inizi del terzo millennio
prima di Cristo e i resti di due templi costruiti dai sovrani della XIX dinastia Sethy I e Ramesse II. Ma la
caratteristica propria di questo sito è quella di essere stato fin dal Medio Regno il principale luogo di culto
del dio Osiride, sovrano dell’aldilà e dei defunti; ne sono la testimonianza i resti del cosiddetto Osireion,
o tomba di Osiride, dove secondo un famoso mito era stata sepolta la testa del dio.
Il sito di Abydos, che si trova a circa 500 chilometri a sud del Cairo, è uno dei luoghi più suggestivi
dell’Egitto, ma anche uno dei meno conosciuti rispetto a Giza, Abu Simbel, Sakkara o Luxor perché
attualmente escluso dai consueti itinerari turistici. In passato però - ed ancora oggi - ha goduto di una
notevole importanza sia dal punto di vista della struttura architettonica, che da quello prettamente
artistico. In particolare i due templi che vi furono costruiti durante il Nuovo Regno, presentano una
finissima decorazione in bassorilievo, che presenta sulle varie pareti scene di adorazione a divinità,
cerimonie religiose, e anche la commemorazione di grandi eventi storici, come la famosa battaglia di
Qadesh. Ricchissimo di eleganti decorazioni volute da Sethy I è anche l’Osireion, che forse fu costruito in
epoca precedente. L’insieme di tutti questi elementi rende Abydos un gioiello prezioso da scoprire.
Il luogo, permeato di intensa sacralità, meta di pellegrinaggi rituali da parte dei devoti antichi egiziani, ha
dunque affascinato Paolo Renier, fotografo innamorato dell’antica civiltà egiziana ed in particolare di
questo luogo magico; i suoi ripetuti viaggi ed uno studio storico e artistico dei templi, lo hanno
accompagnato nell’ideazione di questa mostra, che assume gli aspetti di una riproduzione scenica del sito
archeologico di Abydos, cercando di interpretare e di rendere in modo figurativo ciò che soprattutto il
tempio di Sethy I mostra al visitatore: la straordinaria finezza dei bassorilievi che decorano le sue pareti.
All’inaugurazione, parteciperà il direttore dell’Accademia d’Egitto di Roma, dott. Ashraf Reda.
Orari della mostra: lunedì dalle 14 alle 19, martedì e giovedì dalle 8.30 alle 19, mercoledì venerdì sabato
e domenica dalle 8.30 alle 14.
DEL BIMBO FABRIZIO
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