sabato 22 marzo 2008

Ultime dalla Casa d'aste Pandolfini di Firenze

Sono state due giornate intense per la Casa d’Aste Pandolfini, quelle del 18 e del 19 marzo, nelle quali sono state battute tre sessioni d’asta. Indubbiamente Antonio, Fosco e Grato Maraini, memorie di una famiglia è quella che ha suscitato il maggiore interesse del pubblico e della stampa, con la sala di Palazzo Ramirez-Montalvo in Borgo degli Albizi, gremitissima. L’occasione era davvero molto particolare, 191 lotti, i beni provenienti dalla Villa di Torre di Sopra, presso Poggio Imperiale, dove i Maraini hanno vissuto fino al 2004, anno della morte di Fosco, che documentano la vita di questa famiglia, raccogliendo testimonianze legate sia al padre che ai figli: sculture, gessi e disegni di Antonio, mobili, oggetti orientali, una parte della biblioteca, cose appartenute alla storia di Torre di Sopra, ricordi di amicizie e legami con intellettuali, e alcune fotografie di Fosco.Un’occasione che ha dato modo di poter riparlare di Antonio Maraini, e rivalutare la sua figura di artista, indubbiamente uno dei protagonisti della vita artistica del Ventennio, nonostante la critica del dopoguerra lo abbia completamente trascurato. Antonio, uomo eclettico, fu anche critico d’arte ma non solo; fu Segretario Generale della Biennale di Venezia dal 1927 al 1938 e si devono a lui la sua costituzione in Ente Autonomo, la creazione di un Archivio Storico della Biennale, così come l’aumento dei Padiglioni stranieri.Tra i lotti battuti, ottime le aggiudicazioni di opere come La Bagnante, un’elegante scultura in marmo, firmata, che ha raggiunto 29.760 euro, oppure Ricordi di Atene, Ionico, Dorico, Corinzio, lapide di un marmo che l’artista fece arrivare direttamente dalla Grecia e che espose alla Biennale di Venezia del 1932, e che in questa sede è stata venduta per 33.480 euro. Gessi quali La Musica felice e La Musica che piange, studi definitivi per la Tomba di Giacomo Puccini a Torre del Lago del 1926, hanno fatto 16.120 euro. Singolare la contesa in sala per aggiudicarsi il lotto 46 formato dalla Croce al merito, onorificenza conferita ad Antonio dal cancelliere tedesco nel novembre 1937, e dal documento di onorificenza rilasciato il febbraio 1937 in occasione delle Olimpiadi tenutasi a Berlino nel 1936. Lotto che è stato battuto per 5.456 euro.Per quanto riguarda i libri della biblioteca di Fosco Maraini, Atlas Universel, un atlante antico del 1784, che partiva da una stima base di 800 euro, è stato aggiudicato per 8.060 euro.Risultati record sono stati ottenuti dall’asta successiva, Dipinti, disegni e sculture dei sec. XIX e XX, battuta sempre nel pomeriggio di martedì 18 marzo e che presentava un’accurata selezione di opere di artisti come Plinio Nomellini, Ruben Santoro, Nicodemo Vagaggini, Federico Andreotti, Giuseppe Costantini e Francesco Paolo Michetti. I più clamorosi sono stati senza dubbio quelli raggiunti proprio da quest’ultimo pittore di origine abruzzese, conosciuto anche come fotografo, amico di Gabriele D’Annunzio. Così la tavoletta Pastorella con gregge, firmata e datata 1872, che partiva da una base di 13.000 euro, è arrivata a 71.920 euro, mentre, sempre di Michetti, Ritorno dai campi, da 20.000 euro è arrivat0 straordinariamente a 124.000 euro.
DEL BIMBO FABRIZIO

Nessun commento:

TuttaToscana

Dove, come, quando e perchè?
Mostre, eventi, folklore, avvenimenti, cultura, teatro...