martedì 8 luglio 2008

Uffizi: restauro aperto per il Laocoonte

E' partito ieri mattina il restauro del gruppo marmoreo del Laocoonte di Baccio Bandinelli, opera tra le più note della Galleria degli Uffizi e copia del famoso Laocoonte ellenistico, scoperto sul Colle Oppio a Roma, nel 1506 e conservato ai Musei Vaticani. Per non privare il pubblico di uno dei capolavori della Galleria è stato scelto, eccezionalmente, di allestire in loco il cantiere di restauro rendendolo così “aperto”ai visitatori, che volendo, possano assistere e conoscere più da vicino il lavoro dei restauratori.
Lo spazio del cantiere sarà delimitato da un diaframma - in modernissimo materiale in fibra termotesa chiara - dotato di pannelli informativi sulle fasi dell’operazione e di una finestra trasparente, per osservare direttamente i restauratori all’opera.

Oltre al Laocoonte saranno restaurate altre quattro opere della testata del terzo corridoio, non meno importanti, tutte antiche e provenienti dalle collezioni medicee: una scultura raffigurante il Cinghiale, copia di un bronzo di epoca ellenistica che fu modello per la celebre opera di Pietro Tacca, eseguita per la fontana del Mercato Nuovo, universalmente nota come "il Porcellino"; un Ercole rappresentato al termine delle proprie fatiche, sull’esempio dell’Ercole Farnese e due ritratti virili, entrambi databili intorno al I secolo dopo Cristo e rappresentanti due uomini in età matura.

I restauri delle opere, sotto la direzione dei lavori di Antonio Natali, Direttore della Galleria degli Uffizi, di Antonella Romualdi, Direttore del Dipartimento dell’antichità classica e di Francesca de Luca, Direttore del Dipartimento dell’arte del Cinquecento e del Seicento, saranno eseguiti da Alberto Casciani per il Laocoonte, da Paola Rosa per il Cinghiale, da Giovanni Boni per l’Ercole Farnese e da Daniela Manna per i due busti. Il progetto del cantiere è di Antonio Godoli, mentre le indagini preliminari sul gruppo di Baccio Bandinelli sono state fatte da Marcello Picollo dell’Istituto Iroe e da Susanna Bracci del Cnr.

“Si tratta – dice Natali – di un’operazione fra le più importanti intraprese dalla Galleria nell’ottica della rilettura degli ambienti che saranno emblematici degli Uffizi di domani. Dopo il riordino della Sala della Niobe, dopo il Ricetto delle Iscrizioni e la Sala dell’Ermafrodito, dopo il restauro della scala lorenese, l’attuale intervento aspira a restituire alla testata del corridoio di ponente l’antica nobiltà che le pertiene”.

Nell’ambito del ripristino dell’arredo della testata del terzo Corridoio della Galleria, saranno restaurati anche i dipinti della serie aulica collocati in quella zona: il Ritratto di Francesco de Medici (1594 – 1614) raffigurato all’età di sette anni insieme a un cane e il Ritratto di Giovan Carlo de’ Medici (1611 – 1663) giovinetto in veste di Cavaliere di Malta, entrambi di Giusto Sustermans (Anversa 1597 – Firenze 1681).

Anche questi restauri saranno possibili grazie all’associazione Amici degli Uffizi e dei Friends of Uffizi Gallery Inc che hanno contribuito all’intera operazione con un finanziamento di 160.000 euro circa.

Gruppo marmoreo del Laocoonte, Baccio Bandinelli, Galleria degli Uffizi, Terzo Corridoio
Orario: dalle ore 8.15 alle 18.50, lunedì chiuso.
Informazioni: Welcome desk 055/213560 - 055/284034

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