venerdì 26 marzo 2010

La nuova Audi in un quadro di Luca Alinari, per iniziative di solidarietà e aiuto alla ricerca


Da una parte la tecnologia e il design di una nuova automobile di prestigio, dall’altra la straordinaria opera di un artista fiorentino ma di fama ormai internazionale.

Per presentare la sua nuova ammiraglia, la Audi A8, Audi Firenze ha voluto infatti al suo fianco il maestro Luca Alinari che, per l’occasione e per una sola esclusiva serata, ha trasformato il “Loft E’” di Firenze in una straordinaria mostra delle sue opere più recenti.

Tra queste, una inedita e personale interpretazione del pittore del marchio Audi.

Un'opera unica che per desiderio dello stesso Alinari e di Luca Bedin, Direttore Generale di Volkswagen Group Firenze, sarà poi venduta e il ricavato destinato ad una doppia iniziativa, di solidarietà e di aiuto alla ricerca, sul territorio fiorentino.

Ancora una volta Volkswagen Group Firenze s'identifica e si intesse nel tessuto sociale della città, mettendo il suo brand al servizio della solidarietà.

Metà dell’importo del ricavato della vendita dell'opera del maestro Alinari sarà infatti devoluto a don Carlo Zaccaro, dell’ Opera della Divina Provvidenza Madonnina del Grappa, istituzione ecclesiale cattolica a carattere caritativo fondata nel 1923 a Firenze da don Giulio Facibeni; mentre l’altra metà sarà invece destinata alla Fondazione Farmacogenomica Onlus FiorGen, Istituto di Ricerca che ha sede al Polo Scientifico di Sesto Fiorentino.

Auto, arte e solidarietà; questi gli ingredienti di un'iniziativa unica che ha visto importanti realtà fiorentine "fare squadra nel nome della solidarietà" come ha dichiarato il direttore generale Volkswagen Group Firenze Luca Bedin.

Vale la pena, doverosamente soffermarsi sull'opera del maestro Alinari che prima ha affascinato con il suo grande sapere e la profondità emozionale del suo carattere artistico e poi ha lasciato a bocca aperta i presenti con questa nuova opera dedicata ad Audi in cui ha voluto risvegliare, nella Firenze sonnecchiosa di questi tempi, lo spirito rinascimentale.

Non è casuale che il maestro, nella sua prefazione all'opera sia partito proprio da lì, dal connubbio fra arte e scienza che ha fatto grande Firenze nel Rinascimento.

Cos'è una grande auto come l'ammiraglia Audi se non una superba opera dell'ingegneria e quindi è stato naturale per Alinari citare il genio di Brunelleschi e della sua cupola così come rapportarsi col marchio Audi ritornando all'armonia del Rinascimento creando due puttini neoclassici che si sfiorano ed accarezzano, in basso a destra, quasi uscendo dal quadro, mentre in alto a sinistra ecco una finestra in cui compare, forte e possente l'interno della nuova Audi proiettata verso un paesaggio toscano, appena accennato dalla penna del maestro, che ci sottolinea che "in un opera l'artista deve sapere quando fermarsi, quando sente in se quel diapason dell'equilibrio meglio poggiare il pennello".

Una grande opera fresca ed equilibrata nei volumi e nei colori e ben mixata fra la modernità post futurista espressa dall'automobile e la leggerezza neoclassica del pennello di Luca Alinari.

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