venerdì 2 maggio 2008

Al via Fabbrica Europa 2008

Il programma della XV edizione di Fabbrica Europa spazia dalla danza internazionale, alla contaminazione tra musica-danza-video, ai mixed media live: Galili Dance porta in scena, in prima assoluta per l’Italia, Mirage, 5 brevi coreografie selezionate tra la produzione più significativa del coreografo israelo-olandese.
La fiorentina Letizia Renzini presenta sempre in prima nazionale Dei secoli. Ubuntu Rehearsal #1, mentre in seconda serata prendono il via, a ingresso libero, i dj e live set del progetto City Mix.
Lib(e)roviaggiatore: bookcrossing all’interno della Stazione Leopolda per tutta la durata del festival.
SABATO 3 e DOMENICA 4
Sabato 3 ore 20 e domenica 4 ore 21, Stazione Leopolda – ingresso 20/15 euro – DANZA
GALILI DANCE: Mirage – prima nazionale
Sabato 3 ore 22 e domenica 4 ore 20, Stazione Leopolda – ingresso 10 euro – DANZA/MUSICA/VIDEO
LETIZIA RENZINI: Dei Secoli. Ubuntu Rehearsals # 1 – prima nazionale
Sabato 3 dalle ore 23, Stazione Leopolda – ingresso libero – MIXED MEDIA LIVE
CITY MIX FIRENZE: Ciboideale: Iceberg_installazione; Metùo_mixed media live; Ether_live/dj set; Alfa Romero_live/dj set e Blanche_vj set + URBANsoundWORK
Da sabato 3 dalle ore 23 (fino al 24/5), Stazione Leopolda – ingresso libero – BOOKCROSSING
Lib(e)roViaggiatore
Domenica 4 ore 23, Stazione Leopolda – ingresso libero – MIXED MEDIA LIVE
Musica Open Club: Letizia Renzini aka DJ MOLLI ft ROBERTA WJM ANDREUCCI: Ubuntu Rehearsals #2 live set
Una delle presenze più significative del panorama internazionale è la compagnia Galili Dance, che inaugura il festival il 3 e 4 maggio. Itzik Galili - coreografo di origini israeliane stabilitosi a trent’anni in Olanda dove ha fondato una sua compagnia – si è imposto come uno dei protagonisti più interessanti della scena europea. A Fabbrica Europa vengono presentate, in prima assoluta per l’Italia, sotto il titolo Mirage, una serie di pièce create per esaltare le caratteristiche personali dei danzatori, coinvolti da Galili anche nella fase di creazione: Until.with/out.Enough, The Butterfly Effect, The Sofa Scene, When You See God... Tell Him, Six (3 maggio ore 20, 4 maggio ore 21 – ingresso 20/15 euro).
Galili Dance terrà una masterclass per danzatori professionisti.
Tra danza, musica e video si inserisce Dei secoli (Ubuntu rehersals #1), concepito dalla dj e videoartista fiorentina Letizia Renzini, che prosegue il lavoro videofotografico Tears for Johannesburg già presentato alla galleria Il Ponte di Firenze. Lo spettacolo è una riflessione sull’appartenenza e l’accettazione, sulla visibilità e la trasparenza, tra opaco e traslucido, una relazione tra ombre e tra le ombre e la luce, giocate in scena dalla danzatrice Marina Giovannini con la collaborazione di Cristina Rizzo (prima nazionale – 3 maggio ore 22, 4 maggio ore 20 – ingresso 10 euro).
City Mix è un progetto curato da Andrea Mi in collaborazione con Intooitiv. Si configura come un viaggio tra gli Hot Spot della creatività elettronica contemporanea in quelle città che per natura e vocazione sono punti caldi di confluenza artistica, nodi propulsivi di una mappa in costante espansione. Nell’ampio panorama delle arti e pratiche elettroniche mixmediali, alcune città più di altre sembrano capaci di raccogliere, motivare e dare spazio a energie produttive che coniugano ricerca, sperimentazione e qualità realizzativa. Il viaggio parte da Firenze, nel cui sottobosco si muovono nuove energie e progettualità, passa per città all’avanguardia come Amsterdam e Rotterdam, fa tappa a Colonia e punta al Nord della geografia digitale toccando Londra (3, 9, 10, 17, 23 maggio). Per City Mix>Firenze, sabato 3 maggio ore 23 – ingresso libero, salgono sul palco METùO, Ether, Alfa Romero e Blanche, mentre Ciboideale presenta l’installazione Iceberg. Tra un live e il successivo: sonorizzazioni di URBANsoundWORK, progetto di Radio Papesse (Siena).
Fabbrica Europa offre anche uno spazio chill-out: Lib(e)roviaggiatore vuole far evadere i libri dalle librerie, dai magazzini, dagli scaffali polverosi per farli circolare all’interno della Stazione Leopolda perchè si imbattano in un lettore che li adotti e poi li faccia di nuovo circolare, o anche li tenga per sé ma sostituendoli con altri (fino al 24 maggio dalle ore 23 – ingresso libero).
L’allestimento della Stazione Leopolda è un progetto scenografico di Lucilla Papa realizzato da Alessandro Cusani e Giacomo Bartoli in collaborazione con NABA (fino al 24 maggio). Verranno inoltre proiettati i video dell’archivio dei 15 anni di Fabbrica Europa, a cura di Luca Ballini. Il sistema di accesso all’archivio è a cura di Tommaso Arosio.
3 maggio ore 20, 4 maggio ore 21, Stazione Leopolda (Sala Teatro Danza) – Prima Nazionale
GALILI DANCE: Mirage
Coreografia: Itzik Galili
Con: Philipp Stummer (Austria), Gaetano Badalamenti (Italia), Arnaud Macquet (Francia), Roberto Gomez Luque (Spagna), Leonardo Centi (Italia), Marco Purcaro (Italia), Helena Volkov (Israele/Uzbekistan), Natalia Rodina (Russia), Natalia Zinchenko (Russia), Johana Lemarchand (Francia), Silvia Albanese Valle (Spagna), Aimee Lagrange (Francia)
Dopo dodici anni, Itzik Galili lascia la direzione artistica della NND/Galili Dance. Per chiudere questo importante periodo della sua carriera, il coreografo israeliano - da anni residente in Olanda - che ha lavorato nelle più importanti compagnie tra cui Batcheva, mette in scena MIRAGE, una selezione di brevi coreografie, scelte tra la vasta produzione, che danno uno spaccato significativo del suo lavoro creativo e delle fonti d’ispirazione.
L’arte di Galili sta nella sua capacità di bilanciare con finezza astrazione e narrazione, creando opere che si imprimono fortemente su di noi. Egli è uno dei pochi coreografi oggi attivi nei Paesi Bassi, che sa costruire un fragile equilibrio tra umorismo, aggressività, lirismo, sesso ed eleganza. (Michael A. Kroes - Ballettanz International, marzo 2007)
Until.with/out.Enough (32 minuti)
Coreografia: Itzik Galili
musica: Henryk Górecki - Quasi Una Fantasia, String Quartet no. 2, Opus 64
assistente artistica: Elisabeth Gibiat - luci: Yaron Abulafia (2008) - costumi: Natasja Lansen (2008) - oggetti di scena: Janco van Barneveld (2008)
con: 7 danzatori
debutto: Galili Dance, Stadsschouwburg Heerlen, (Cultura Nova Festival), 1997
La ricca coreografia di Until.with/out.enough asseconda gli echi dell’emozionante ed energica musica di Gorecki formando tracce dinamiche di flusso e riflusso.
The Butterfly Effect (17 minuti)
coreografia: Itzik Galili
luci: Yaron Abulafia (2008)
costumi: Natasja Lansen (2008)
oggetti di scena: Janco van Barneveld (2008)
assistente artistica: Elisabeth Gibiat
con: 3 danzatori
Debutto: Batsheva Ensemble, Suzanne Dellal Theater, Tel Aviv, Israele, 1991
E’ stato presentato nel 1992 all’International Competition for Choreographers di Groningen dove, grazie alla vittoria del prestigioso Public Prize, Itzik Galili raggiunge un successo di livello internazionale. L’orginale lavoro prende ispirazione dal libro The Lover (A.B. Yehoshua, 1977), che indaga l’imprevedibilità dell’amore in tempi imprevedibili.
« The Butterfly Effect : un nome dato all’estrema sensibilità di sistemi caotici in cui piccoli cambiamenti o perturbazioni conducono a risultati molto differenti.... » (www.pbs.org)
“Pura poesia, un lavoro enigmatico e pieno di fantasia in cui la tensione ha un effetto duraturo.” (De Limburger Courant)
INTERVALLO
The Sofa Scene da Through Nana’s Eyes (6 minuti)
coreografia e luci: Itzik Galili
musica: Tom Waits – Nobody
costumi: Natasja Lansen - allestimento: Ascon de Nijs e Janco van Barneveld - assistente artistica: Elisabeth Gibiat
con: 3 danzatori
debutto: Ballet Gulbenkian, Grande Auditorio Gulbenkian, Lisbona, Portogallo, 22/03/95
Attraverso Nana’s eyes tutto è possible; la realtà si mescola alla fantasia; il grottesco alle lacrime, l’amore alla solitudine. Nana è un simbolo del passato che guarda al futuro mentre dice: “va tutto bene, ce la puoi fare…”.
The Sofa Scene presenta una danza carica di energia con voli e lanci spettacolari. Un duo ironico e toccante.
When You See God… Tell Him (14 minuti)
coreografia e luci: Itzik Galili
musica: Scott Johnson (Kronos Quartet + voice of I F Stone)
costumi: Natasja Lansen - assistente artistica: Elisabeth Gibiat
con: 2 danzatori
debutto: Galili Dance, Theater Bellevue, Amsterdam, 08/12/93
Galili lo considera un lavoro molto personale che parte dalla scelta precisa di danzatori di grande intensità espressiva.
“…Questo potente duo testimonia che l’armonia è possibile nonostante le discordie dell’umanità. Due culture si attraggono e respingono a vicenda cercando di trovare un punto di incontro… Si sviluppano, attraverso questa dualistica danza scultorea, raffinate immagini di libertà e di pura fisicità che denotano ricchezza di spirito.” (C. Elss-Seringhaus, Saarbrücker Zeitung, Germany, 10/06)
Testo narrato durante la performance: "Sai, ho così poche cose nuove da dire questa sera…ma ci sono molte cose che sono state dette tante volte…che bisognerebbe dirle ancora una volta. Un pianeta è troppo piccolo; diventa sempre più piccolo…parlando in termini di mobilità. Stiamo diventando un’unica famiglia, condividiamo la stessa tecnologia, cultura, poesia e filosofia… Dobbiamo iniziare a pensare a noi stessi come un’unica famiglia… Dobbiamo iniziare a essere fieri delle differenze presenti nella specie umana così come apprezziamo le diverse famiglie di fiori in un giardino. C’è una razza, e la razza vera, e il vero conflitto ideologico è tra gli universalisti, ovvero coloro che pensano in termini di umanità, e tra i revisionisti, ovvero coloro che vivono in un anacronistico e secolare odio come possiamo ancora vedere in Ulster, in Israele, in Palestina e in molte parti del mondo. Senza alcun sistema di legge mondiale, siamo persi… E non possiamo avere un sistema di leggi senza un concetto di comunità… E non possiamo avere un concetto di comunità senza un reciproco riconoscimento di noi stessi come membri di una stessa famiglia. È rimasto veramente poco tempo per scegliere questa visione del mondo contro quelle antiche psicosi del genere umano e delle sue tendenze omicide. O impariamo a vivere insieme, o moriremo insieme. È necessario?”.
Soliloquio da “How it Happens” scritto da I.F. Stone. Da una lezione di I.F. Stone al Ford Hall Forum trasmessa su National Public Radio del 12 Aprile 1983. Con il permesso della National Public Radio.
Six (16 minuti)
di: Itzik Galili
musica: Steve Reich - Six Marimbas
luci: Yaron Abulafia - costumi: Natasja Lansen - allestimento: Janco van Barneveld - assistente artistica: Elisabeth Gibiat
con: 10 danzatori
debutto: Theater de Tamboer, Hoogeveen, The Netherlands, 08/11/2007
Attraverso un immutevole paesaggio ‘modernista’ irrompe l’energia umana, il calore e la passione terrena. I danzatori si muovono incessantemente, giocando con le forme, il tempo e le strutture – un gioco visivo che ipnotizza e porta la mente dello spettatore altrove. L’accento è posto sull’individuo in relazione allo spazio. Attraverso ciò, Galili fa riferimento a due elementi usati abitualmente nei suoi lavori con differenti siginificati: prospettiva e percezione.
Il movimento materiale è sviluppato in collaborazione con i danzatori. Itzik Galili: “Cinque danzatori agiscono in uno spazio limitato da altrettanti assi. Per me, questo lavoro inizia esattamente a metà e di conseguenza si ripete per due volte. Spetta allo spettatore scegliere la prospettiva del lavoro, quale è il fronte e quale il retro.
Itzik Galili. Nato a Tel Aviv, si avvicina alla danza attraverso il folk israeliano. Un amico lo presenta a Nira Paz, insegnante ed ex prima ballerina della Metropolitan Opera di New York. Dopo un periodo di studio della danza classica e contemporanea entra a far parte della Bat-Dor Dance Company con cui lavora per due anni, e successivamente alla Batsheva Dance Company. Nel ‘89 Robert Cohan, consigliere artistico della Batsheva Dance Company, lo incoraggia a frequentare il Gulbenkian (UK). L'anno dopo Galili crea Double Time, inizia così una nuova fase del suo percorso artistico che lo porterà a essere considerato "a master of space and timing of bodies." (Michelle Mann, Dance Europe). Nel ‘90 il suo Old Cartoon vince il Premio per l'originalità alla Gvanim Choreographic Competition. L'anno successivo Galili si traferisce in Olanda e concepisce il suo progetto di compagnia. Nel '92 The Butterfly Effect ottiene il Premio del Pubblico all'International Competition for Choreographers di Groningen. Due anni dopo ottiene il Final Selection Culture Award (Phillip Morris) per l’eccezionale talento e il contributo alla danza e alla cultura dei Paesi Bassi. Nel ‘97 il Ministero della Cultura lo nomina direttore artistico della nuova compagnia NND/Galili Dance con sede a Groningen. Da questo momento in poi crea oltre 50 coreografie mostrando sempre un'eccezionale capacità innovativa. Tra queste: Earth Apples (1992), Between L... (1995), Fragile (1997), Beautiful You (1999), For Heaven's Sake (2001), Mono Lisa (2003), ME (2004), Hikarrizatto (2004), Exile Within (2006). Galili ha creato per altre compagnie internazionali tra cui Stuttgart Ballet, i Ballets de Monte Carlo, la Bayerisches Staatsoper di Monaco, il Gulbenkian Ballet, lo Scapino Ballet, la Batsheva Dance Company e Les Grands Ballets Canadiens.
ingresso 20 / 15 euro
3 maggio ore 22, 4 maggio ore 20, Stazione Leopolda (Sala Alkatraz) – Prima Nazionale
LETIZIA RENZINI: Dei secoli. Ubuntu rehearsals # 1
di: Letizia Renzini
Coreografia: Marina Giovannini con la collaborazione di: Cristina Rizzo
Luci: Roberto Cafaggini - Musica live: Letizia Renzini - Video: Letizia Renzini - Costumi: Tess Tziveli/Giulia Pecorari Regia sonora: Saverio Damiani - Produzione: Fabbrica Europa - Sponsor: Tess Tziveli©
…siete salvo! Cosa ha gettato su di voi tanta ombra? - Il negro…il negro...! [Herman Melville, Benito Cereno, 1855]
Lo spettacolo è l’origine e insieme il proseguimento del lavoro videofotografico Tears For Johannesburg presentato da Letizia Renzini alla galleria Il Ponte di Firenze. Qui l’artista riprendeva una performance dove le danzatrici Marina Giovannini e Cristina Rizzo “abitavano” in silouhette (come ombre nere, dunque) delle testimonianze tratte dal suo passato familiare: le foto di una prozia che aveva abitato a Johannesburg negli anni ’50 e ’60.
L’intero lavoro è una riflessione sull’appartenenza e l’accettazione, sulla visibilità e la trasparenza; tra opaco e traslucido, una relazione tra ombre, e tra le ombre e la luce. Lo spazio scenico è diviso in due parti da uno schermo: dietro, è il luogo senza profondità delle ombre, davanti un tappeto “vivente”, peloso, accogliente e insidioso insieme. Si impregnerà di colori primari, tappeto per una coreografia di traiettorie e suoni. Così, l’immagine tempo e l’immagine movimento (che per Deleuze individuano la realtà cinematografica) coesisteranno, messe in relazione proficua dal suono e dal movimento: da agenti. Ogni relazione con la storia è sempre un tentativo di riconciliazione; ogni relazione con l’altro è un gioco di ombre con sé. Ogni tentativo di riconciliazione (con il sé, con l’altro, o tra gruppi, tra generi o tra specie) ha in sé la possibilità profonda di non riuscita, di incongruenza relazionale, di resistenza, di attaccamento alla sofferenza che ha generato la rottura. E che non sa vedere riconciliazione. [ Letizia Renzini ]
ingresso 10 euro
3 maggio ore 23, Stazione Leopolda
CITY MIX > FIRENZE: Ciboideale: Iceberg_installazione; Metùo_mixed media live; Ether_live/dj set; Alfa Romero_live/dj set; Blanche_vj set + URBANsoundWORK
La scena indipendente ed elettronica fiorentina si sta imponendo come una delle più interessanti e sorprendenti del panorama italiano. Se è vero che, a parte eccezioni, la situazione dei club è latitante, poche altre città italiane vantano tale densità di festival ed eventi specializzati come Nextech, Elettrowave, Muv, Screenmusic e SwitchOff, propulsori della creatività digitale e vetrine per talenti emergenti. Quelli già intercettati da Citymix ‘07 proseguono la maturazione artistica trovando grande attenzione internazionale (i tour di A smile for Timbuctu), vincendo ambiti riconoscimenti (gli Influx con il Vj Contest di Elettrowave), producendo live visual e video di grande impatto (Selfish, N1 e Virgilio Villoresi) e continuando a pubblicare dischi di successo (Scary Grant con le uscite su Lo Fi Stereo apprezzate dai mostri sacri del djing Ricardo Villalobos e Sven Vath). Altri costruiscono, album dopo album, live dopo live, una solida reputazione nel panorama della ricerca elettronica. Ether prosegue la ricerca del perfetto beat astratto in live set internazionali (a Berlino per la celebrazione Shitkatapult) e in uscite discografiche sull’inglese Audio Aubergine e sull’italiana Homework Records. Per la stessa etichetta bolognese escono le ultime produzioni del talentuoso Marco Puccini, conosciuto come Oto per le sue produzioni sonore tra elettro, space age pop e melodie vintage, vicine alla sensibilità di Metùo, collettivo audiovisivo capitanato da Giorgia Angiuli, impegnato in progetti multisensoriali tra elettronica giocattolo ed eterei sospiri pop.
CIBOIDEALE: Iceberg _ installazione
Un collettivo artistico nato a Firenze nel 2002. Si esprime, senza limitazione di mezzi, con foto, installazioni, performance, azioni, comportamenti e video. Tra i loro lavori più suggestivi la serie di azioni/abbandono, le operazione di mail-art (Quarter, Firenze, 2005), le provocatorie incursioni non autorizzate (Biennale Arte Contemporanea, Firenze, 2007; Fabbrica Europa, Firenze, 2006; Anfiteatro del Museo Luigi Pecci, Prato, 2002). I loro video sono stati presentati al Siracusa Film Festival, al VideoPuntoZero, CyborgFestival e pubblicati in Corti in Libreria, Edizioni Mir.
METùO _ mixed media live > h 23.00
E’ un progetto audio video che gravita intorno alle energie di vari artisti accomunati dal desiderio di "sognificare non significare". Tra installazioni interattive e performance multisensoriali Giorgia Angiuli (laptop, chitarra, toys, keyboard, voce, odori), Tommaso Bianchi (produzione artistica), Blanche (video), Amelie Labarthe (voce) e Master T (mixing ed elettronica) sviluppano un complesso mondo di dolci e stranianti melodie, accelerazioni ritmiche e sconfinamenti Pop, giocose e profumate visioni. Un universo surreale e febbricitante che prova a rendere tangibile il desiderio (comune a una certa “bedroom generation”) di rimanere con gli occhi chiusi e con le cuffie indosso. Suoni, immagini e profumi come elementi intrinsechi di un soffice labirinto sinestetico nel quale confluiscono grazia, leggiadria e groove immaginifici.
ETHER _ live/dj set > h 24.00
Andrea Bracali e Andrea Masi negli anni ’90 a Firenze si avvicinano alla musica elettronica. Dopo una serie di apparizioni in progetti locali, il debutto a nome Ether si concretizza nel 2001 con Tree of Porphyry, autoproduzione seguita da Nunca Mais del 2003, soundtrack (Atelier Distribuzioni) del documentario ambientalista sulla tragedia della petroliera Prestige al largo delle coste della Galizia. Il sound del duo, nel frattempo, tende la mano al minimalismo, senza sottrarsi a una componente melodica, groovey e spensierata. Da qui la nascita dei Tin-Tole-Lata, side-project lontano dall'intimismo degli Ether, che suscita l'interesse della AI Records (label di "neue-electronica") che inserisce i Tin-Tole-Lata, forti della loro Hue song nel sampler Station. L'arrivo nel progetto Ether di Francesco Bigazzi, talentuoso dj e manipolatore fiorentino, allarga le vedute degli Ether che iniziano una collaborazione con Mousikelab. Inseriti nella compilation Condominium e inframezzando l'EP Quasi Quasar via PersistenceBit Records, arrivano al debutto di Intimo Personelles per l'eclettica label napoletana. Recenti sono anche l’EP Interferenzo sulla label inglese Audio Aubergine e le collaborazioni con Homework e Betulla records.
ALFA ROMERO _ live/dj set > h 1.00
Il progetto nasce da Francesco Parra (Eclat) e Marzio Aricò (Prudo) per esplorare la parte più "scura" della dance. Il duo, già conosciuto per le produzioni e i remix a nome Eclat & Prudo su label del calibro di Moodmusic (GER), Dirt Crew Recordings (GER), Music For Freaks (UK), PIAS (UK), Trapez (GER) e altre, orienta il suo sound verso una tech-funk basata su ritmiche solide, tracce essenziali e un forte senso del dancefloor. Potrebbe essere definito minimal house, ma loro preferiscono chiamarlo semplicemente funk. Le produzioni e i remix targati Alfa Romero sono stati supportati dai migliori dj internazionali come Marco Carola, Ricardo Villalobos, David Duriez, Dirt Crew, MANDY, Davide Squillace, Troy Pearce, Karotte e molti altri. I loro set sono stati già ospitati da alcuni dei principali club e festival europei (memorabile la loro performance al Sonar di Barcellona 2006) e prossimamente saranno protagonisti nella prestigiosa cornice del Miami Dance Conference 2008. Dal vivo Alfa Romero propone un mash-up tra un dj set e un vero e proprio live, facendo interagire vinili e computer in un continuum ritmico che diventa micidiale per ogni dancefloor.
BLANCHE _ vj set
Silvia Bianchi aka Blanche è una delle più conosciute vj e visual artist della scena italiana. Nonostante la giovane età può vantare una nutrita esperienza in fatto di esibizioni live e come curatrice di eventi, festival e rassegne dedicate alla cultura audiovisiva. Negli ultimi anni ha curato vj-set per molti tra i più acclamati dj e producer italiani (Popolous, Ether, Drama Society) e per alcuni tra i più influenti protagonisti dell'elettronica internazionale (Richard Dorfmeister, Ellen Allien, Apparat). Ha partecipato a numerosi festival italiani e stranieri tra cui LPM, Arezzo Wave, Muv, Homework, Nextech, MarryKlain (Monaco), Avit (Berlino). E' co-direttrice del portale italiano Vjcentral.it e collabora con l'e-mag Digimag per cui scrive di Vjing e Live Media. Ha curato la realizzazione del dvd Mixing Identities, nato dalla collaborazione tra VjCentral.iT ed Elettrowave: una compilation per testimoniare l’evoluzione del vjing italiano. La sua ricerca estetica si concentra sulla creazione di atmosfere sfumate in cui i piani della visione si sovrappongono colorandosi in giochi di trasparenze.
ingresso libero
4 maggio ore 23, Stazione Leopolda (Spazio Musica)
LETIZIA RENZINI aka DJ MOLLI feat. ROBERTA WJM ANDREUCCI:
Ubuntu rehearsals # 2 Live Set
Come continuazione e integrazione allo spettacolo Dei Secoli di cui firma la regia, il concerto-dj set-happening di Letizia Renzini sarà incentrato sull’improvvisazione e l’interplay, sulla costruzione di un “corpo sonoro collettivo” che vedrà ospite la dj e produttrice fiorentina Roberta WJM Andreucci della Burp Enterpreises.
Un incontro di consolles e un sound che mescola elettronica, free jazz e beat.
ingresso libero
Info: 055 2480515 / 2638480 - info@fabbricaeuropa.net - www.fabbricaeuropa.net - www.ffeac.org
Biglietti: da 10 a 20 euro. ABBONAMENTO 3 spettacoli: 30 euro. Prevendita: Circuito Box Office Toscana (tel. 055 210804 – www.boxol.it).
Fabrizio Del Bimbo

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