sabato 24 maggio 2008

Due nuove opere per San Casciano firmate da Mauro Staccioli

Non è fiorentino, ma toscano.

“Genio” senza ombra di dubbio, intuitivo precursore (il suo esordio risale all’inizio degli anni ’70) nell’elaborare la scultura in relazione allo spazio urbano.
Un artista di prim’ordine e di riconosciuta fama internazionale è il protagonista di una delle oltre cento tappe con cui la prestigiosa manifestazione promossa dalla Provincia di Firenze, “Il Genio Fiorentino” edizione numero quattro, fa partire e percorrere anche quest’anno in tutta l’area della provincia fiorentina il treno della creatività e della cultura. Dieci giorni di eventi, ricchi di spazi, luoghi e persone dedicati in modo sempre più eterogeneo e corale all’ingegno e alle qualità del genio toscano contemporaneo.

Nato a Volterra, noto su scala mondiale, Mauro Staccioli rafforza il proprio rapporto con il territorio di San Casciano e lo segna con un legame a doppio filo, infondendovi un rinnovato respiro artistico imperniato sull’armonia tra terra e manualità.
In occasione di una duplice inaugurazione, prevista quasi in contemporanea nella giornata di sabato 24 maggio 2008 a partire dalle ore 16, l’amministrazione comunale di San Casciano presenterà alla comunità due opere firmate dallo scultore che trova ispirazione creativa nel contatto diretto con i luoghi in cui nascono e vivono le sue opere.

In due diverse aree del territorio sancascianese, l’una urbana, realizzata grazie al supporto finanziario di Cna Firenze, l’altra rurale le sculture di Staccioli si preparano a lasciare il segno e ad essere mostrate alla cittadinanza in tutta la loro potenza evocativa.

La prima opera, tre steli in acciaio corten (alti 15 metri) di grande impatto visivo situati al centro della rotonda posta all’ingresso nord della città, é completata da una serie di piante (aceri, ulivi e salici), tracce proprie della storia del territorio toscano. San Casciano 2007 diventa metafora di un segno peculiare del paesaggio, quell’intreccio di canne che sostiene viti e piante permettendo loro di crescere.
Dalla relazione tra il segno artistico e il luogo deputato ad accoglierlo nasce questa opera, pensata per un’area strategica del tessuto urbano, il punto di accesso al territorio chiantigiano. Staccioli rievoca una porzione della campagna, affermando lo stretto legame che intercorre tra il territorio e la sua gente, realizzando così un anello di congiunzione tra arte e storia. Realizzata dalla ditta “Poli Meccanica”, l’opera è stata cofinanziata da CNA – Firenze. Per consentire alla cittadinanza di conoscere meglio l’artista e la sua installazione, il Comune, in collaborazione con CNA Firenze, ha organizzato la scorsa primavera presso i locali della biblioteca comunale una mostra fotografica dal titolo “Mauro Staccioli: itinerario di un’idea 1972-2007” curata da Arabella Natalini.

La seconda opera, immersa nella macchia boschiva di Luciana, area paesaggistica tra le più incantevoli del Chianti, è frutto dell’intervento di rifacimento di “Luciana, 1992”. A distanza di oltre quindici anni l’installazione, realizzata originariamente in cemento armato, è stata ricostruita nelle medesime dimensioni in acciaio corten. L’intervento è incastonato nello spazio naturale di Luciana (ai confini con il Comune di Greve in Chianti) ed impreziosisce il parco che circonda l’antica struttura medievale, oggi utilizzata come osservatorio astronomico dall’Università di Siena. La nuova realizzazione Luciana 2008 è stata eseguita dalla ditta “Levorato e Menti”, finanziata dallo stesso artista con il sostegno della Galleria Fioretto Arte Contemporanea di Padova.

“Sono convinta – sono le parole del sindaco Ornella Signorini - che il binomio arte e città, arte e territorio possa costituire un volano su cui puntare per vivere meglio e con maggiore consapevolezza il luogo che abitiamo, guardare oltre, affiancare e alimentare l’onda del cambiamento, disegnare il futuro del nostro paese. Per il nostro Comune e il suo patrimonio artistico si tratta dunque di un duplice arricchimento che valorizza lo sguardo che San Casciano lancia verso il futuro per andare incontro ai linguaggi e alle espressioni della cultura del fare. In questo senso la compartecipazione finanziaria di Cna Firenze ha dato un’importante valenza non solo economica ma simbolica a questa operazione che vede nel segno dell’artista contemporaneo un messaggio e uno stimolo alla creatività del mondo artigiano. La doppia acquisizione firmata Staccioli, artista di statura internazionale, inoltre aggiunge testimonianze significative ai tesori già custoditi nel nostro territorio dove da alcuni anni trova terreno fertile l’arte contemporanea. Lo attestano i lavori di Mario Merz, il cervo che troneggia dall’alto delle mura medievali, e di Antony Gormley, l’installazione all’interno del vecchio piezometro della Torre dell’Acqua”.

“L’Arte - è il commento di Mauro Fancelli, Presidente CNA Firenze - è senza dubbio l’espressione del pensare e del sentire di una società. Parimenti, l’Artigianato è la traduzione pratica di quelle tradizioni, competenze e capacità professionali che animano un dato territorio. Da sempre strette in un indissolubile legame, Arte e Artigianato traggono vicendevolmente spunto e ispirazione l’uno dall’altra costituendo il perfetto binomio dell’identità di un territorio che valorizzano, rendendolo unico e irripetibile. E’ per questo che CNA Firenze ha deciso di contribuire attivamente, in prima persona, alla realizzazione dell’opera di Staccioli, espressione della capacità creativa di questo territorio e, al contempo, di quel prezioso ed appagante intreccio Arte –Artigianato.”

Dettagli delle opere:
San Casciano in Val di Pesa, 2007
acciaio corten
dimensioni: 3 elementi cm 1500x35x40

Luciana, 2008
acciaio corten
dimensioni: cm 3075x130x275

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