venerdì 30 maggio 2008

InaugurateA San Casciano inaugurate due opere di Staccioli

Un tripode ‘da strada’, collocato al centro di una rotatoria, e una falce lunare sospesa tra cielo e terra, immersa nella campagna chiantigiana. Questi i giganti in acciaio corten, macrosegni nello spazio di Mauro Staccioli, realizzati per il territorio di San Casciano. Due opere d’arte contemporanea di dimensioni monumentali (le altezze variano dai 15 ai 30 metri di altezza) che lo scultore di Volterra, eletto a “Genio Fiorentino” nell’ambito della quarta edizione della manifestazione provinciale appena conclusa, ha impresso in due diverse aree del territorio sancascianese: una rotonda all’ingresso nord di San Casciano (la prima per chi giunge da Firenze) e una porzione di aperta campagna, situata ai confini con il Comune di Greve in Chianti, dove è situato l’osservatorio astronomico Torre di Luciana. A presentarli ad un folto pubblico, nel corso della doppia inaugurazione che si è tenuta nel pomeriggio di ieri, gli organizzatori dell’iniziativa: il Comune di San Casciano e la Provincia di Firenze.

Il sindaco di San Casciano, Ornella Signorini, ha espresso con somma soddisfazione la riuscita del doppio evento artistico. “Grazie all’installazione di queste due lavori di Mauro Staccioli – ha dichiarato il primo cittadino - scultore di grande sensibilità, ‘genio’ nel dialogare con lo spazio, una nuova, energica relazione si è instaurata tra San Casciano e l’arte contemporanea. Il nostro territorio si arricchisce in termini artistici ma non solo. Acquisisce un ulteriore doppio elemento di identificazione che ci permette di riconoscere i luoghi in cui viviamo attraverso quei segni che da un lato ci riportano indietro nel tempo, alla scoperta delle nostre radici, di un passato sostanziato dalla memoria agricola, dall’altro ci catapulta, con una forte spinta verticale, verso il futuro. Un gioco basato sui contrasti, sulle contrapposizioni, terra-cielo, memoria-presente, che fa sposare le creazioni di Staccioli con la nostra idea di arte pubblica, integrata nel territorio, importante volano culturale e strumento atto a vivere meglio e con maggiore consapevolezza il luogo che abitiamo”.

L’installazione della rotatoria, da ieri sera illuminata con un impianto che ne esalta le forme e il fascino della verticalità, è stata realizzata grazie al contributo di CNA Firenze.

All’iniziativa sono intervenuti l’assessore alla Cultura Veronica Cei, l’assessore provinciale Pietro Roselli, il presidente di CNA Firenze Mauro Fancelli, il critico d’arte Enrico Crispolti e la curatrice di TusciaElecta Arabella Natalini che hanno commentato insieme all’artista il significato e la genesi delle opere. “Come per tutte le mie opere – ha spiegato Mauro Staccioli - con le quali, dalla fine degli anni ’60, porto avanti un percorso di ricerca verso la scultura-segno in stretta correlazione con lo spazio, anche per i due lavori di San Casciano ho cercato di cogliere il luogo ed il suo tempo, così come la gente con le sue storie, segni in grado di dar senso e forza ai siti scelti per i miei interventi. Nel caso della rotatoria, la forma del tripode è nata dai ricordi di un ragazzo come me che, insieme ai propri familiari, conduceva una vita semplice, scandita dai ritmi della vita contadina, ricordi che poi hanno generato segni peculiari del paesaggio.”


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